Lamela a Osvaldo: "Non sei mica Maradona". E lui lo picchia

Calcio
Bei tempi. Lamela festeggia Osvaldo con Bojan dopo un gol dell'italo-argentino al Parma (Getty)
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Il sito spagnolo 'El Confidencial' svela il retroscena della lite di Udine costata al bomber 10 giorni di stop. Tutto sarebbe nato da una frase dell'ex Espanyol: "Sono più grande di te. Non siamo al River, devi rispondermi". Poi una cena per chiarire

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Una cena per chiarire ogni equivoco e mettere una pietra sopra a liti e schiaffi. I giocatori della Roma ceneranno insieme in un noto ristorante dell'Eur e, a quanto si apprende, a pagare il conto sarà Pablo Daniel Osvaldo. Parteciperanno soltanto i giocatori, non ci saranno né dirigenti né componenti dello staff tecnico di Luis Enrique. Un modo per chiudere le polemiche del dopo gara di Udine e mettere una pietra sopra al litigio tra Osvaldo e Lamela, con tanto di schiaffo che l'attaccante di recente convocato nella Nazionale azzurra ha rifilato al giovane ex River Plate.

La lite - "Sono più grande di te, e qui non siamo al River. Quando ti parlo mi devi rispondere". "Chiudi la bocca e falla finita, non sei mica Maradona". E' arrivata dalla Spagna, e più precisamente dal sito del quotidiano 'El Confidencial', il botta e risposta che sarebbe andato in scena tra Osvaldo e Lamela dopo il ko con l'Udinese. In particolare, la frase che avrebbe pronunciato l'ex talento del River Plate avrebbe innescato la violenta reazione dell'attaccante italoargentino, punito poi dal Luis Enrique con l'esclusione dalla prossima trasferta in casa della Fiorentina.

Lo stop forzato - Certo, a giudicare dalle notizie provenienti da Trigoria, lo stop forzato di Osvaldo potrebbe rivelarsi quantomeno azzardato. Nel corso dell'allenamento odierno la punta ha realizzato ben quattro reti, risultando il miglior marcatore nella partitella in famiglia fatta disputare da Luis Enrique. Decisamente in forma anche i giovani Bojan e Lamela, rispettivamente autori di una tripletta e una doppietta, che domenica prossima saranno chiamati a scardinare la retroguardia della Fiorentina anche grazie alle giocate di Totti. Il numero 10, dopo l'ennesimo colpo ricevuto ieri alla caviglia sinistra (la stessa operata nel 2006 dopo un gravissimo infortunio), ha infatti svolto l'intero allenamento e, senza altri contrattempi, riprenderà la fascia da capitano dal primo minuto. Meno scontato appare invece il rientro di Borriello che, dopo aver partecipato alla fase atletica con la squadra, non ha preso parte alla partitella limitandosi a svolgere lavoro differenziato (stesso discorso per Pizarro e Rosi, entrambi ancora in dubbio per Firenze, mentre sono sicuramente out Borini e Kjaer, impegnati con la fisioterapia).

Dall'Asia... - Sul fronte societario da registrare l'ennesima ammissione da parte di UniCredit di contatti con l'Asia per la vendita del 20% della holding di controllo della Roma. "Ma il problema è che in questo momento in Italia non si investe - ha spiegato il vice direttore generale della banca di Piazza Cordusio, Paolo Fiorentino, socio al fianco degli americani guidati da Thomas DiBenedetto -. Abbiamo dei contatti, ma ora non è proprio il massimo della vita investire in Italia". "Se dovessi disegnare un profilo ideale di investitore per la Roma, vorrei qualcuno che ha interessi in Asia" ha comunque confermato il dirigente di UniCredit.