Milly Moratti: "Zanetti un supereroe". Delirio in libreria

Calcio
Javier Zanetti firma le copie del nuovo libro nello store dell'Inter
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Tifosi in delirio alla presentazione milanese, nel nuovo store nerazzurro, di un volume fotografico dedicato al record di presenze (757) del capitano dell'Inter. La moglie del presidente:"Amano Javier perché è un uomo integro, un vero esempio"

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di Alfredo Corallo

Un altro record. Come se non gli bastassero già quelli collezionati quando ha il pallone perennemente incollato ai piedi. Perché firmare più di mille autografi in un paio d'ore, se non è roba da guinness dei primati poco ci manca. Insomma Javier Zanetti non ha voluto deludere nessuno dei suoi tifosi, tutti in fila per un pomeriggio intero all'esterno del nuovo store nerazzurro "Solo Inter" - a due passi dal Duomo - per vedere da vicino il loro adorato capitano. "L'amore di questa gente mi regala ogni volta una grandissima emozione" il messaggio del totem argentino. Un esercito misto di ragazzine impazzite (ma le mamme non scherzavano), devoti alla causa (quelli capaci di prendere un giorno di ferie pur di non perdersela), semplici curiosi o turisti a passeggio per la Galleria attirati dal baccano di via Berchet ("ma chi c'è, Vasco Rossi?).

Le seicento copie disponibili, naturalmente, sono andate bruciate in un lampo. Da lì è stato un fiorire di magliette, diari, zaini o semplici fogli di quaderno per una firma da leggenda, i più fortunati per una foto da consegnare ai posteri (e a Facebook). Con gli uomini della security e gli agenti della Polizia locale a martiri designati. 

DA GIACINTO A MOU - L'occasione dell'incontro è stata l'uscita di una nuova opera celebrativa delle sue gesta, "757 Zanetti - Record di fedeltà", volume fotografico edito da Skira e curato da Susanna Wermelinger che ripercorre la carriera del "Tractor" attraverso le immagini più belle sul campo e nella vita. Dall'arrivo a Milano, il 5 giugno 1995, presentato alla stampa da Giacinto Facchetti sulla terrazza Martini insieme al più quotato connazionale Rambert (com'è noto "Avioncito" si rivelò una meteora);  fino allo scorso 20 settembre, quando a Novara il campionissimo di Buenos Aires supera Beppe Bergomi diventando l'interista con il maggiore numero di presenze di sempre.

Nel mezzo i successi, le grigliate con i compagni ad Appiano, i suoi Labrador, l'impegno per la Fondazione Pupi creata con l'inseparabile moglie Paula. E poi i ricordi di alcuni dei suoi mister, uno per tutti José Mourinho. "Per me Javier rappresenta la gioia di vivere - scrive il portoghese - e lo ringrazio per avermi concesso un piccolo spazio della sua storia".

Alla festa non poteva certo mancare la moglie del presidente Moratti, Milly, che ha curato personalmente l'allestimento dello store (compresa la "Credenza del Bauscia" con prodotti alimentari naturali a marchio Fc Internazionale). Noi ne abbiamo approfittato per avere qualche considerazione sulla giornata, che ci ha concesso volentieri.

Signora Moratti, cosa si può aggiungere di non detto su Zanetti?
"Ma l'avete visto, è un ragazzino! Traspare che sia una persona sana, di principi, che non si è corrotta mai nel corpo e nello spirito. I ragazzi lo adorano, vogliono toccarlo, abbracciarlo, percepiscono che è un uomo integro, da imitare".

Si aspettava quest'invasione del popolo nerazzurro? In fin dei conti avete aperto soltanto pochi giorni fa.
"E' stata una piacevolissima sorpresa. Non c'è stato molto tempo per pubblicizzare l'evento, ma la forza dei social network è incredibile. Facebook, Twitter spesso vengono criticati, invece io ritengo che siano uno strumento utilissimo per tenere unite in particolar modo le nuove generazioni, specie in un periodo critico come quello che stiamo attraversando. Si sono dati appuntamento in rete ed eccoli qua a divertirsi, accomunati dalla medesima passione".

Con gli ultimi risultati positivi siete un po' più tranquilli per il futuro?
"Sì, eccome, sono incoraggianti, abbiamo molta fiducia nel lavoro che Ranieri sta facendo con i giovani. Un ottimo segnale per l'avvenire".

Però la Juve e i cugini rossoneri sono ancora distanti in classifica. A proposito: come dobbiamo interpretare il fatto che il negozio sorga proprio nel palazzo dove fu fondato il Milan, una provocazione ai campioni d'Italia?
"Ma no, è stato un caso, figuriamoci. Anzi, ora siamo pure vicini di casa (dietro l'angolo c'è il "Milan Store", ndr), la considero una cosa bella".

Che racconterà al presidente della serata?
"Sarà felice, lui ci tiene tantissimo che i tifosi vogliano bene ai nostri colori. L'ho sentito prima di arrivare, ha preferito non venire perché non voleva portare via nulla alla bellezza della giornata di Javier, il festeggiato è lui. Il nostro supereroe".