Conte: "Toccatemi tutto, ma non i miei giocatori"

Calcio
La carica di Antonio Conte, 42 anni, tecnico della Juventus (Foto Getty)
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Il tecnico della Juve ricorre a un vecchio spot per spiegare la strana esultanza dopo il gol del criticato Giaccherini in Tim Cup: "Difendo i miei fratelli". Sulla sfida contro la Roma: "A me e Luis Enrique piace il bel calcio". Lunedì diretta 3D su Sky

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Il sostituto di Vucinic, assente nella partita che la Juventus dovrà giocare lunedì in casa della Roma, è il probleme principale per il tecnico bianconero Antonio Conte. Una delle alternative da sfoderare all'Olimpico potrebbe essere Giaccherini, al cui gol giovedì sera in Coppa Italia, l'allenatore pugliese ha esultato in maniera strana: "C'era una pubblicità che diceva... 'toglietemi tutto ma non... un orologio'. Io dico toccatemi tutto, ma non i miei giocatori. Quando mi toccate i calciatori, è un problema. Toccatemi tutto, toccate me, toccate chi volete, ma non toccatemi... sono troppo giovane per dire figli, ma sono miei fratelli e anche di sangue".

Verso la sfida dell'Olimpico - "Giocare al calcio ci accomuna, poi spesso si pensa che il calcio sia matematica e in base al risultato si stia facendo un buono o un cattivo lavoro - ha proseguito -. Io penso che Luis Enrique stia facendo un ottimo lavoro. Bisognerebbe andare al di là del risultato. A Napoli dopo il primo tempo tutti dicevano ha sbagliato modulo, ha sbagliato squadra".

"E poi nel secondo tempo con lo stesso modulo, con lo stesso atteggiamento, la squadra ha cambiato la partita, quindi secondo me bisogna andare anche al di là del risultato spesso e volentieri, e vedere se c'è un concetto, se c'è un'idea di gioco, se c'è comunque il lavoro dell'allenatore. In questo io nella Roma ritrovo la mano dell'allenatore e questo è importante. Averne di allenatori così".

L'arrivo a Fiumicino - Accoglienza calorosa e festosa all'aeroporto di Fiumicino per bianconeri arrivata nel primo pomeriggio di domenica nella Capitale. Intorno alle 15.30, circa trecento persone, radunatesi via via, tra cui molti bambini con maglie e sciarpe bianconere, hanno accolto Conte e i giocatori all'uscita del Terminal 1, "scortandoli" letteralmente fino al pullman, con i colori bianco e nero della società.

Tanti i cori di incitamento, tra cui un tributo particolare è andato ad Alessandro Del Piero, con il classico "C'è solo un capitano", che si è fermato spesso a firmare autografi e posare per foto ricordo. Non è mancato qualche 'sfotto' ("Quanti ve ne famo domani sera!") di tifosi giallorossi all'indirizzo dei bianconeri.

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