Interrogatori, prime ammissioni da Zamperini e Carobbio

Calcio
Filippo Carobbio con la maglia dell'Albinoleffe (Richiardi)

A Cremona il Gup ha sentito alcuni dei protagonisti della seconda tranche dell'operazione Last Bet. L’ex calciatore avrebbe confermato i sospetti su Cesena-Gubbio.Tutto lo sdegno del presidente del Coni Petrucci: "Pagina nera". GUARDA I VIDEO

FOTOL'ALBUM - Le lacrime di Signori - I protagonisti della 2.a fase

VIDEO:
I 18 match sospetti - Orgoglio atalantino: tifosi in piazza

APPROFONDIMENTI: I numeri dell'inchiesta "Last Bet"

Avrebbe ammesso la sua partecipazione al tentativo di combine della partita di Coppa Italia Cesena-Gubbio del 30 novembre scorso il calciatore Alessandro Zamperini, arrestato ieri con 16 altre persone nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sulle partite truccate. A quanto si è saputo, Zamperini avrebbe detto di essere stato contattato nei mesi scorsi dal macedone Hristyia Ilievski, anch'egli destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare. L'avvicinamento sarebbe avvenuto ancor prima che scattasse la prima ondata di arresti nell'inchiesta cremonese nel giugno scorso e, nei mesi seguenti, sarebbero state frequenti le pressioni del macedone sul calciatore affinchè si desse da fare per combinare le partite. Sentito anche Carobbio, centrocampista attualmente in forza allo Spezia (Lega Pro, Prima divisione): secondo le indagini svolte in Croazia, Carobbio sarebbe coinvolto nel tentativo di alterazione di 5 partite del campionato della serie B della stagione 2009/2010, tramite l'intermediazione di Almir Gegic, con la diretta partecipazione di Carlo Gervasoni e Alessandro Pellicori entrambi militanti ai tempi nel Mantova. A quanto si è appreso, Carobbio, in due ore di interrogatorio, avrebbe ammesso il proprio coinvolgimento in tutti gli episodi contestati.

Parla Petrucci - "Questa è un'altra pagina che non onora di certo lo sport italiano. I fatti e le immagini di ieri hanno turbato il nostro mondo. Siamo tutti turbati, ma anche le leghe devono esserlo. La Lega di A ha fatto un incontro, ieri sera, e nessuna parola è stata detta su quello che è accaduto, parlano solo di divisioni di soldi". Così il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha commentato gli ultimi sviluppi dell'inchiesta sul calcioscommesse ('Last Bet') della Procura di Cremona.

L'inchiesta ha portato all'arresto di 17 persone, tra cui spicca il nome del capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni. "Detto questo, le immagini che abbiamo visto sono molto negative - ha aggiunto al termine della Giunta Coni - anche se mi auguro che non sia tutto vero. C'è ampia collaborazione con la magistratura, con gli investigatori e con il procuratore Palazzi, persona seria e corretta, che sta facendo un durissimo lavoro in un momento difficile. Io sono vicino alla Figc: vada avanti senza tentennamenti, saremo al loro fianco in questa battaglia. Abete ci ha aggiornato sugli ultimi sviluppi, confermandoci, che Palazzi era in contatto con la Procura di Cremona, e che era al corrente di questa appendice. Anni  fa avevamo già detto che le scommesse erano un grosso problema. Adesso dobbiamo proseguire su questa linea: non chiedo pene esemplari, le leggi ci sono e vanno applicate".

L'ordine degli interrogatori - Nel pomeriggio sono iniziati i primi interrogatori della seconda tranche dell'operazione Last Bet sul calcioscommesse. Dopo i provvedimenti di custodia cautelare emessi dalla Procura di Cremona che ha portato all'arresto di alcuni tra i 17 indagati, sono stati ascoltati Alessandro Zamperini e Filippo Carobbio. Zamperini avrebbe tentato di aggiustare match contro il Cesena contattando direttamente Simone Farina dalla cui denuncia poi sono partite le indagini nei suoi confronti. Nei prossimi giorni saranno sentiti Gervasoni difensore del Piacenza già squalificato per 5 anni, poi Gigi Sartor ex difensore di Roma e Inter, quindi Santoni, Benfenati e Doni.