Scommesse, interrogatorio verità: Doni parla e ammette

Calcio

L'ex capitano dell'Atalanta è stato interrogato per circa due ore. Il pm gli ha concesso gli arresti domiciliari a partire da sabato. Il Gip Salvini: "Conferme di quasi tutti gli episodi contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare". IL VIDEO

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Cristiano Doni ha parlato. E lo ha fatto per spiegare che il suo ruolo è più marginale di quanto si pensi. Un'ora e 40 minuti di interrogatorio per l'ex capitano dell'Atalanta, in carcere da lunedì e sentito oggi dagli inquirenti in merito al suo coinvolgimento nell'inchiesta "Last Bet" sul calcioscommesse condotta dalla Procura di Cremona. "Voglio ringraziare il gip Salvini, il pm Di Martino e il dirigente della squadra mobile di Cremona, Sergio Lo Presti, che hanno creato il clima giusto di serenità per realizzare un interrogatorio senza tensioni e nella giusta atmosfera - spiega il suo legale, Salvatore Pino, ai microfoni di Sky Sport -. Salvini mi ha consentito di vedere il mio assistito una buona oretta prima dell'interrogatorio e abbiamo potuto articolare le riflessioni che Cristiano aveva elaborato. L'interrogatorio ha avuto un andamento sereno, sono stati forniti elementi molto utili alle indagini che vanno a suffragare le ipotesi prospettate dalla Procura e che rendono buon conto del ridotto apporto, del coinvolgimento minore che Cristiano ha avuto nella vicenda".

Pino conferma che gran parte dell'interrogatorio ha riguardato Atalanta-Piacenza "mentre sulle altre partite ci sono dei passaggi che gli inquirenti devono ancora effettuare". Chiariti anche due aspetti: "Il pc in cassaforte non è di Doni ma della sua compagna, il suo computer è stato sequestrato e le informazioni al suo interno confermeranno l'attendibilità dei contenuti offerti oggi agli inquirenti. La sim rumena? Era una sim italiana ricaricabile, intestata a un dipendente del bagno di Cervia che è di cittadinanza rumena". Pino conferma che Doni "è molto provato, molto dispiaciuto. Ovviamente si è resto conto della situazione in questi giorni amarissimi di riflessione nel penitenziario di Cremona. In cima ai suoi pensieri restano la famiglia, la sua bimba di 8 anni e l'Atalanta". Da domani Doni sarà ai domiciliari, il pm infatti ha accolto la richiesta del suo avvocato.

Le parole del Gip Salvini -
"Abbiamo avuto conferme di quasi tutti gli episodi contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare". Lo ha spiegato il gip di Cremona Guido Salvini una volta concluso l'interrogatorio del capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni, precisando, però, che si riferiva agli interrogatori dell'insieme delle persone indagate.
"I difensori stanno presentando istanze che saranno valutate", ha aggiunto Salvini sottolineando che in ogni caso quel che è emerso dagli interrogatori è un insieme di "risultati positivi" non solo per chi segue le indagini "ma anche per chi segue il calcio e spera che questo non sia piu' protagonista della cronaca giudiziaria".

Doni, in precedenza era stato a colloquio con il suo avvocato, Salvatore Pino. Il calciatore era stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove: è accusato di aver pagato parte della parcella del'avvocato di un coindagato, Nicola Santoni, ex preparatore atletico dei portieri del Ravenna. Da alcune intercettazioni telefoniche era inoltre emerso un tentativo da parte dello stesso Santoni e di Doni di alterare il contenuto dell'iPhone che era stato sequestrato all'ex preparatore nel corso dell'inchiesta. Il capitano dell'Atalanta, inoltre, possedeva una scheda telefonica romena con la quale, secondo le accuse, cercava di non essere intercettato mentre parlava delle presunte combine.

L'udienza di Zamparini - Alessandro Zamparini, l'ex giocatore arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse, sarà sentito dal procuratore Roberto Di Martino il prossimo 27 dicembre. Zamparini è accusato di aver offerto al giocatore del Gubbio Simone Farina con 200mila euro affinché questi corrompesse i suoi compagni di squadra in occasione dell'incontro di coppa Italia del 30 novembre scorso contro il Cesena. Un'accusa che Zamparini, davanti al Gip, ha in parte ammesso. Nel corso dell'interrogatorio con il pm Di Martino, fissato d'intesa con il legale del calciatore Roberto Ruggiero, Zamparini dovrà però anche spiegare la sua presenza nello stesso albergo di Lecce dove soggiornò la squadra giallorossa, qualche giorno prima di Lecce-Lazio del campionato scorso. Partita finita 4-2 e ritenuta sospetta dagli inquirenti.

La mattinata di Doni - Sfatto, con le lacrime agli occhi, con la barba lunga e gli stessi vestiti da tre giorni" così è apparso Cristiano Doni, in carcere, a Daniele Belotti, l'assessore regionale e tifoso atalantino, che lo ha visitato insieme al deputato Giacomo Stucchi.
"Siamo andati per vedere dal punto di vista umano in che condizioni fosse" ha spiegato Belotti, per cui gli sviluppi dell'inchiesta sono stati uno choc "come prendere una bastonata in testa". "A giugno con tanti tifosi ci siamo spesi per difendere l'onore dell'Atalanta per un attacco mediatico che allora era basato sul nulla. Tornerei a farlo, ma - ha aggiunto - con le prove di ora il quadro cambia". Resta il lato umano e "vedere il tuo idolo in quella situazione..." in cella con addosso una tuta e un giubbino e un libro sul comodino da tre giorni che non riesce a leggere "perché non trova la concentrazione" è difficile. "Dalla cella vicina ha sentito alla radio le partite. Ha saputo che ha vinto l'Atalanta - ha concluso Belotti - e questo ci ha detto che è riuscito a farlo dormire per le prime tre ore da quando è lì".

Il Tnas: "Tempo fino al 5 gennaio per presentare memorie" - Il Tnas ha dato tempo fino al 5 gennaio prossimo all'Atalanta e a Cristiano Doni per presentare memorie in relazione ai "nuovi elementi" emersi nella vicenda del Calcioscommesse. Il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport - recita un comunicato - per la controversia tra Atalanta da una parte e Federcalcio dall'altra sulla penalizzazione di 6 punti per responsabilità oggettiva e per quella tra Doni e Figc sui 3 anni e sei mesi di squalifica, ha rilevato "che sono emersi nuovi elementi apparentemente relativi ai fatti sui quali vertono i procedimenti o comunque idonei a influire sulle argomentazioni dedotte o sulle conclusioni già formulate dalle parti" e ritenuto "l'opportunità di concedere alle parti termini per illustrare la loro posizione in relazione all'impatto di tali fatti sui procedimenti arbitrali e, in particolare, circa una eventuale riapertura della fase istruttoria". Perciò ha fissato - per le parti -  termine al 5 gennaio 2012 per il deposito di brevi memorie.