L'Inter si regala il miglior Forlan: "Cresceremo ancora"

Calcio
Diego Forlan è pronto a trascinare l'Inter a suon di gol (Getty)
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I nerazzurri, nel 2012, ritroveranno l'uruguayano in piena forma, sia in campionato che in Champions, dove ancora non ha potuto esordire: "Mi sono riposato, adesso arriveranno anche i gol dei bomber. Non abbiamo dimenticato come si fa..."

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Diego Forlan è pronto a diventare l'arma in più dell'Inter che inverte la rotta e torna a vincere: dopo il grave infortunio dell'11 ottobre, l'uruguayano può finalmente riprendersi il suo palcoscenico e dimostrare il proprio talento. La stagione di Forlan - in linea con quella dei nerazzurri - non è partita sotto una buona stella: prima il pasticcio sulla Champions con l'amara scoperta di non poterla giocare con l'Inter fino a gennaio. Dall'11 ottobre, la lontananza forzata dal campo per una lesione di terzo grado al bicipite femorale della gamba sinistra. Forlan si fa male in Nazionale, nel match che la Celeste disputa contro il Paraguay, gara valida per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014. Ma, adesso, quel capitolo si chiude e se ne apre un altro: Forlan sta bene - come spiega lui stesso in una intervista all'Ansa - e l'unico dono di Natale che chiede è quello di godere di ottima salute. Forlan misura le parole e spiega il suo stato d'animo e le proprie aspettative.

Come sta dopo l'infortunio di ottobre?
"Sto bene. Molto bene. In fondo, questo infortunio, per assurdo, si è rivelato positivo perché mi ha permesso di riposare abbastanza, di tirare un po' il fiato. Ora ho ripreso ad allenarmi con la squadra e a giocare. Speriamo solo di fare bene".

Ranieri non ha affrettato i tempi del suo rientro, al contrario. Però dice che non è stato semplice tenerla a freno: sostiene che è stato costretto a "incatenarla"...
"E' l'allenatore che decide. Lui sa quello che è meglio fare. Ha una esperienza di tanti anni. Insieme ai medici, prende le scelte giuste per me e per la squadra. Sono tranquillo e sereno. Non ha mai avuto infortuni gravi in carriera".

Quale spiegazione dai riguardo a quanto accaduto a ottobre?
"Semplice: non ho avuto tante vacanze dopo il Mondiale. Poi, ho giocato tantissime partite con l'Atletico Madrid. A seguire, l'impegno della Coppa America. Nessuna pausa tra le varie competizioni. Poi, sono arrivato qui a Milano, una squadra nuova, tutto diverso, un'altra avventura. Ho dovuto affrontare viaggi e spostamenti. La Nazionale - nelle partite di qualificazioni per Brasile 2014 - ci ha costretto a subire le conseguenze di repentini cambi di clima. Prima, abbiamo giocato in Uruguay dove la temperatura era bassa, dopo due giorni siamo andati in Paraguay con il caldo. Sono circostanze che affaticano moltissimo, soprattutto se non ci si ferma mai".

L'Inter ha ripreso a vincere ma gli attaccanti ancora stentano. Infatti, sono stati i difensori i migliori marcatori.
"Abbiamo attraversato un periodo difficile ma ora la squadra sta vincendo ed è importante che recuperi piena fiducia nelle proprie capacità. Quando non si gioca bene, si ha meno possibilità di fare gol. Ma, giocatori come Pazzini, Milito o come me non si dimenticano mai come si fa. E, nel momento in cui si recupera sicurezza e le cose riprendono a girare, tornano pure i gol dei bomber".

Come valuta l'Olympique Marsiglia, prossima avversaria dell'Inter in Champions?
"Tutte le squadre che si sono qualificate agli ottavi sono forti. Ma e' difficile parlarne ora perché bisogna valutare lo stato di forma delle squadre nel momento in cui la partita sarà giocata, cioè a fine febbraio. Noi ora stiamo cominciando a vincere e siamo diversi rispetto a due mesi fa. Stiamo crescendo e cresceremo ancora".

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