Abate cuore Inter e Tevez il giardiniere: gli sfottò del web

Calcio
Scintille e duelli ad alta velocità tra Abate e Nagatomo
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Il giorno dopo il derby, i tifosi si scatenano su internet. Prese d'assalto le pagine dedicate al terzino rossonero, ringraziato e invitato alla corte di Moratti. Santificato Milito, ora l'Apache è ritenuto addirittura inutile. E Pato? "Preferisco Pippo"

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di Vanni Spinella

Se ne dovrà fare una ragione, il povero Ignazio. O magari ci avrà già fatto il callo. Il giorno dopo è da sempre quello degli sfottò. Al bar, a scuola e in ufficio ci si presenta con la sciarpa. Su internet funziona diversamente: si modifica il proprio profilo, si cambia la foto, si lascia la firma nel forum dei tifosi avversari. Fin dalle prime ore post-derby, gli Inter-nauti hanno dato libero sfogo alla propria eccitazione e alla gioia repressa per ben tre stracittadine di fila.

E adesso che Milano è tornata un po’ più nerazzurra, tutto il popolo che fu ai piedi di Nicola Berti prima, di Ronaldo dopo e infine di Mourinho, oggi ha trovato in Abate il suo nuovo “beniamino”. Proprio lui, figlio di un ex-interista (il portiere Beniamino), che fin da piccolo ha scelto la “cantera” dei cugini, ma che adesso, ogni volta che la sua strada si incrocia con quella di Milito, la combina grossa. Si incrociarono, letteralmente, nel gennaio 2010, e Abate gli regalò la palla dell’1-0 in uno sciagurato rimpallo. Si sono ritrovati ieri sera, ed è stato un suo liscio a stendere il tappeto rosso davanti al Principe.

“Uno di noi”, “Grazie Abate”, “Ti vogliamo sempre in campo”… Nella rete, si diceva, il rossonero resta imprigionato, vittima dei propri errori. E i ringraziamenti dei tifosi avversari fanno male. Pungente come al solito Interistiorg, che tratta il biondo milanista come un giocatore della propria rosa: “Con un Abate così possiamo ambire comodi ad un secondo triplete”. Per poi tornare sulla solita “questione”, che ha tenuto banco per tutta la vigilia: “Riconosciamo al Milan almeno un’attenuante: gli è mancato il solito rigore a favore inventato”.

Su Facebook, invece, vengono prese d’assalto le pagine create in onore del terzino rossonero, con ringraziamenti, raccomandazioni (“così anche nel prossimo derby!”) e incoraggiamenti (“tranquillo, ti compra Moratti”). Anche il forum di Sky.it si scalda: “Con Tevez al posto di Pato non sarebbe finita così”, commenta un milanista deluso per l’affare sfumato. “Con un Milito così, da noi Tevez può solo tagliare l’erba”, replica un interista che, a questo punto, l’Apache non lo vorrebbe più. Addirittura torna a campeggiare in testa il thread intitolato “Milito bidone d’oro 2011”, aperto il 12 dicembre da un nostalgico della finale di Champions e rispolverato pochi minuti dopo il fischio finale del derby con ironia: “Sì, ormai è bollito: segna solo contro le squadrette”.

Dibattito acceso anche su Forzamilancuoreossonero, dove non ci si rassegna (“sono 25 anni che in ogni derby facciamo la partita e l’Inter gioca in contropiede”) e si parla di “battaglia persa, non la guerra”. Resta il rimpianto (“dovevamo vincere per cacciarli definitivamente fuori dalla lotta scudetto”), si accusa il neo-rinnovato Allegri (“con quel centrocampo dove sperava di andare? Ha fatto il loro gioco”), si riconoscono addirittura meriti agli avversari (“Samuel sembrava quello del triplete”) e demeriti dei propri campioni (“… e Ibra quello del Barcellona”), si invocano i soliti assenti (“con Clarence sarebbe andata diversamente”, “Pato? Preferisco Pippo che ci mette l’anima”).

Eppure nessuno, ma proprio nessuno, se la sente di infierire sul povero Abate. Anzi, “quello che ci manca è un terzino sinistro”, sottolinea più di un tifoso che con in rosa Zambrotta, Antonini e Taiwo cerca ancora un degno erede di Paolo Maldini, per quella fascia.
Guarda caso, la stessa sindrome che colpì l’Inter per anni. Tra cugini, ci si passa pure le malattie.

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