Inter-Genoa, gravi condizioni per il tifoso ligure ferito
CalcioPrima del match il tifoso è stato fermato perchè ubriaco. Ha battuto la testa durante una colluttazione con un poliziotto che cercava di calmarlo ("Era oggettivamente fuori controllo"). E' ricoverato in neuro rianimazione al Policlinico di Milano. VIDEO
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Vogliono "capire quello che è successo" i parenti di Massimo Moro, il tifoso genoano rimasto ferito dopo una colluttazione con un'agente di polizia prima della partita Inter-Genoa. Il cognato, Marco Soranno, era partito ieri da Genova assieme a lui e a un gruppo di amici per assistere alla partita della loro squadra, appoggiandosi a un club della città ligure. "Per noi quello che è successo è inspiegabile - ha detto il cognato - abbiamo contattato un avvocato e stiamo cercando di capire i motivi per cui Massimo è ridotto in queste condizioni. Siamo arrivati a Milano per assistere alla partita e per una serata di festa - ha aggiunto - e non ci saremmo mai aspettati che finisse così".
Al Policlinico di Milano, dove è ricoverato il tifoso, è arrivata anche la sorella che vive in provincia di Pavia. I parenti sono in attesa di aggiornamenti sulle condizioni di salute di Massimo Moro, che è ricoverato nel reparto di neurorianimazione dell'ospedale milanese.
Il capo della Digos - Era "oggettivamente fuori controllo": lo definisce così il capo della Digos di Milano, Bruno Megale, precisando che "la gravità della sua situazione è dovuta a complicazioni polmonari e non alla ferita alla testa" dovuta alla colluttazione nel posto di Polizia dello stadio. Secondo quanto riferito dalla Digos, ieri Moro aveva "altissimi livelli alcolemici".
L'accaduto - Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dalla questura, intorno alle 20.15, prima dell'inizio della partita, il tifoso è stato fermato e trattenuto al varco 9 dello stadio Meazza, durante l'afflusso degli spettatori agli ingressi, perchè ubriaco. Dopo avergli impedito l'ingresso, le forze dell'ordine lo hanno portato in un vicino posto di Polizia mobile per un normale controllo. Proprio durante il controllo, il tifoso genoano, non si sa se per un motivo in particolare o perchè ubriaco, ha dato in escandescenze cercando di aggredire un agente. Un collega della polizia è intervenuto per cercare di bloccarlo e durante la colluttazione entrambi sarebbero caduti a terra. Ad avere la peggio sarebbe stato il tifoso.
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Al Policlinico di Milano, dove è ricoverato il tifoso, è arrivata anche la sorella che vive in provincia di Pavia. I parenti sono in attesa di aggiornamenti sulle condizioni di salute di Massimo Moro, che è ricoverato nel reparto di neurorianimazione dell'ospedale milanese.
Il capo della Digos - Era "oggettivamente fuori controllo": lo definisce così il capo della Digos di Milano, Bruno Megale, precisando che "la gravità della sua situazione è dovuta a complicazioni polmonari e non alla ferita alla testa" dovuta alla colluttazione nel posto di Polizia dello stadio. Secondo quanto riferito dalla Digos, ieri Moro aveva "altissimi livelli alcolemici".
L'accaduto - Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dalla questura, intorno alle 20.15, prima dell'inizio della partita, il tifoso è stato fermato e trattenuto al varco 9 dello stadio Meazza, durante l'afflusso degli spettatori agli ingressi, perchè ubriaco. Dopo avergli impedito l'ingresso, le forze dell'ordine lo hanno portato in un vicino posto di Polizia mobile per un normale controllo. Proprio durante il controllo, il tifoso genoano, non si sa se per un motivo in particolare o perchè ubriaco, ha dato in escandescenze cercando di aggredire un agente. Un collega della polizia è intervenuto per cercare di bloccarlo e durante la colluttazione entrambi sarebbero caduti a terra. Ad avere la peggio sarebbe stato il tifoso.
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