Totti da record, Roma da sballo: 5-1 al Cesena

Calcio
La Roma ha battuto 5-1 il Cesena nell'anticipo della 19.a giornata di Serie A (Foto Getty)
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Tre gol dei giallorossi in otto minuti. Nella 19.a giornata fa festa il capitano: una doppietta lo porta a 211 reti, ed è il più grande goleador in A con la stessa maglia. Superato Nordahl. Lamela incanta, gloria anche per Borini, Juan e Pjanic. FOTO

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ROMA-CESENA 5-1
1' e 7' Totti (R), 8' Borini (R), 59' Eder (C), 62' Juan (R), 80' Pjanic (R)

di ALFREDO ALBERICO

Un'altra pagina della sua storia tutta speciale con la Roma scritta in appena trentadue  secondi. Tanto è servito a Francesco Totti per sbloccare il risultato contro il Cesena e mettere in cassaforte la rete numero 210 con i giallorossi. Un gol lampo, un gol che lo ha reso il più grande goleador di sempre della Serie A con un'unica maglia indossata. Meglio di quanto fece al Milan, dal 1949 al 1956, lo svedese Nordahl, prima acciuffato e poi superato al 7' da un altro colpo del Pupone. In questa seconda circostanza, però, favorito da una svista arbitrale: era fuorigioco.

Tutto questo sarebbe già sufficiente a spiegare che razza di anticipo è stato quello che ha inaugurato la 19.a giornata. Ma c'è di più, molto di più. A partire da Lamela, la cui classe è definitivamente sbocciata all'Olimpico: dai suoi deliziosi assist, un tacco e un taglio in area, è nata la doppietta di Totti. E come se non bastasse, ecco Borini. Classe '91, arrivato ad inizio stagione dopo una sponda tra Chelsea, Swansea e Parma, l'attaccante preferito a Bojan si è tolto lo sfizio di mettere il sigillo al match.

Un leader, un fuoriclasse emergente e un giovane di belle speranze. In appena otto minuti c'è tutto il progetto Roma disegnato da Luis Enrique, un architetto che del calcio moderno, dove chi attacca deve saper difendere e viceversa, si sta dimostrando grande interprete.

In mezzo a tutto questo una lunga fase di possesso palla che ha annullato e innervosito il Cesena. I bianconeri di Arrigoni, incapaci di reagire dopo il primo gol, sono rimasti sullo sfondo. Chiusi in un angolo per tutto il primo tempo, preda di una spaventosa fragilità difensiva (10 gol nelle ultime tre gare), solo nella ripresa hanno preso coraggio. Eder ha accorciato le distanze con il gol del probabile addio (è vicino alla Samp), mentre Juan e Pjanic hanno completato il capolavoro di Luis Enrique: quarta vittoria di fila e 30 punti in classifica che valgono il momentaneo sorpasso al Napoli (sesto posto).

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