L'Inter non si ferma più: Milito-Pazzini, Lazio superata
CalcioNel posticipo della 19.a giornata del campionato di serie A i nerazzurri sconfiggono 2-1 la squadra di Reja che era passata in vantaggio con Rocchi. Il gol del "Principe" e la rete di Pazzini ribaltano il risultato. Nerazzurri al quarto posto
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INTER-LAZIO 2-1
30' Rocchi (L), 44' Milito (I), 63' Pazzini (I)
Guarda la cronaca dei match
di AUGUSTO DE BARTOLO
Sarà brutta, e non è detto (dipende dai gusti), certamente ha imparato a essere efficace. Otto vittorie di fila non possono essere un caso, ma frutto di un atteggiamento estremamente pragmatico impreziosito dalle giocate dei singoli, Milito su tutti nella fattispecie ma anche Pazzini, sempre presente, e Sneijder tornato ad orchestrare la manovra offensiva e a regalare giocate per palati fini. L'Inter è in condizioni di forma strabilianti, dopo il derby vinto, la prova del nove (anzi dell'otto, come detto) è stata superata a pieni voti contro una Lazio che certamente non è la squadra d'inizio campionato ma che ha comunque ha giocato la sua partita spaventando i nerazzurri prima con il palo, poi con la rete del vantaggio segnata da Rocchi.
E l'Inter ha dato risposte anche a chi pensava che una volta sotto non sapesse più reagire. E invece, Milito, ritrovato lo smalto di un tempo, ha riportato la Lazio con i piedi per terra: sinistro a incrociare e mani di Marchetti piegate. Nella ripresa l'innesto di Sneijder al posto di Alvarez, studiato a tavolino, ha garantito la qualità necessaria alla squadra di Ranieri per comandare le operazioni di gioco e il gol di Pazzini (in lieve fuorigioco) sul lancio di Lucio ha reso più semplice il compito.
Il cambio erroneamente effettuato dagli assistenti di Reja ma non voluto dal tecnico (fuori Gonzalez invece di Zauri), ha contribuito a complicare le cose. Come se non bastasse anche Klose, cecchino infallibile all'interno dei 16 metri, ha mancato il gol del pari calciando in bocca a Julio Cesar, e il neo-entrato Cissè ha ciccato un pallone nei pressi della porta interista. Gli unici due pericoli corsi dai nerazzurri nella ripresa, oltre a un tiro di Ledesma nel finale. Poi l'Inter ha gestito al meglio la gara badando soprattutto a tenere lontani gli avanti laziali dalla propria area. Vero è che i giocatori in campo hanno vinto la partita, l'artefice del successo, però, questa volta è stato Ranieri che ha demolito tatticamente il progetto di gioco del collega Reja. L'Inter sarà anche brutta, ma ora è quarta: altro scalino superato, il terzo posto resta vicino, Juve e Milan non sono poi così lontane.
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INTER-LAZIO 2-1
30' Rocchi (L), 44' Milito (I), 63' Pazzini (I)
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Sarà brutta, e non è detto (dipende dai gusti), certamente ha imparato a essere efficace. Otto vittorie di fila non possono essere un caso, ma frutto di un atteggiamento estremamente pragmatico impreziosito dalle giocate dei singoli, Milito su tutti nella fattispecie ma anche Pazzini, sempre presente, e Sneijder tornato ad orchestrare la manovra offensiva e a regalare giocate per palati fini. L'Inter è in condizioni di forma strabilianti, dopo il derby vinto, la prova del nove (anzi dell'otto, come detto) è stata superata a pieni voti contro una Lazio che certamente non è la squadra d'inizio campionato ma che ha comunque ha giocato la sua partita spaventando i nerazzurri prima con il palo, poi con la rete del vantaggio segnata da Rocchi.
E l'Inter ha dato risposte anche a chi pensava che una volta sotto non sapesse più reagire. E invece, Milito, ritrovato lo smalto di un tempo, ha riportato la Lazio con i piedi per terra: sinistro a incrociare e mani di Marchetti piegate. Nella ripresa l'innesto di Sneijder al posto di Alvarez, studiato a tavolino, ha garantito la qualità necessaria alla squadra di Ranieri per comandare le operazioni di gioco e il gol di Pazzini (in lieve fuorigioco) sul lancio di Lucio ha reso più semplice il compito.
Il cambio erroneamente effettuato dagli assistenti di Reja ma non voluto dal tecnico (fuori Gonzalez invece di Zauri), ha contribuito a complicare le cose. Come se non bastasse anche Klose, cecchino infallibile all'interno dei 16 metri, ha mancato il gol del pari calciando in bocca a Julio Cesar, e il neo-entrato Cissè ha ciccato un pallone nei pressi della porta interista. Gli unici due pericoli corsi dai nerazzurri nella ripresa, oltre a un tiro di Ledesma nel finale. Poi l'Inter ha gestito al meglio la gara badando soprattutto a tenere lontani gli avanti laziali dalla propria area. Vero è che i giocatori in campo hanno vinto la partita, l'artefice del successo, però, questa volta è stato Ranieri che ha demolito tatticamente il progetto di gioco del collega Reja. L'Inter sarà anche brutta, ma ora è quarta: altro scalino superato, il terzo posto resta vicino, Juve e Milan non sono poi così lontane.