Lega Calcio, Zamparini e Cellino furiosi: non c'è legalità

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Protesta di Zamparini e Cellino, presidenti di Palermo e Cagliari, durante l'assemblea della Lega Serie A. Tavolo abbandonato perché "manca legalità e democrazia"
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I presidenti di Palermo e Cagliari hanno abbandonato per protesta l'assemblea della Lega di A, che è chiamata ad eleggere il vice presidente, un consigliere e a gettare le basi per le attività future. "Manca democrazia, torneremo quando sarà ripristinata"

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"Non c'è legalità, non c'è democrazia". Maurizio Zamparini e Massimo Cellino hanno abbandonato per protesta l'assemblea della Lega di A che è chiamata ad eleggere il vice presidente, un consigliere e a gettare le basi per la governance per le attività future. "Va ristabilita la legalità - ha detto Zamparini - abbiamo un presidente che ha dato le dimissioni tempo fa. Qui si continua a tirare avanti, decidano se vogliono un nuovo presidente piuttosto che continuare questa vacatio".

"Non ritengo che in questa Lega ci sia legalità, non ritengo ci sia democrazia. Mi dispiace di essere uno dei fondatori della lega di serie A che non funziona, che non esiste", ha aggiunto Zamparini. "Io e Cellino ce ne siamo andati e riteniamo di non ritornare fino a quando questa Lega non torna a funzionare nella maniera dovuta secondo la legge".

Zamparini ha aggiunto che la loro presa di posizione non riguarda l'elezione del vicepresidente né le candidature ventilate di Lotito e Preziosi. "A qualcuno va bene che questa lega sia senza forza, è una situazione incredibile, è come se il Paese fosse senza governo e non viene nominato", ha concluso Zamparini prima di allontanarsi.

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