Moratti striglia l'Inter: "Bisogna metterci l'anima"
CalcioIl presidente nerazzurro non le manda a dire dopo il pesante 4-0 di Roma: "È stata una non partita, i giocatori devono rendersi conto che il campionato non è ancora finito, anzi. Sono stati scarsi ad affrontare la gara, qualcuno ha fatto davvero male"
DOSSIER - Errori ed orrori arbitrali in Serie A
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"L'ultima nostra partita non è stata una partita, quindi dal punto di vista calcistico preferisco non dare un giudizio. Qualcuno è bene che si renda conto che il campionato non è finito ed è bene che ci metta l'anima, perché bisogna fare ancora molto bene. Per il resto la gara di ieri non è una partita da giudicare perché altrimenti sarebbe troppo cattivo il giudizio". Così il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, a Viareggio per seguire dal vivo il debutto della Primavera nerazzurra nel massimo torneo giovanile per club, sulla pesante sconfitta contro la Roma.
"L'anno che abbiamo vinto tutto mi ricordo che si parlava già di rifondazione, è un discorso di cui sento sempre parlare, ma non riguarda l'Inter". Moratti prova a guardare il bicchiere mezzo pieno: "Juventus e Milan non hanno vinto, sarebbe stato peggio se l'avessero fatto. Ci accontentiamo...". Moratti assicura di non aver sentito Ranieri, "come non ho sentito nessuno dopo la sconfitta di ieri".
"Non si cambia tutto d'un colpo, anche perché quelli di esperienza sanno giocare tuttora bene. A giugno poi definiremo in meglio anche la squadra del futuro, pero' c'è ancora quest'anno che può essere interessante se viene affrontato bene. Con la Roma - sottolinea Moratti - non è stata una partita, sembrava che sia il pubblico interista sia i giocatori desiderassero che finisse dopo due minuti, hanno tirato fino alla fine con questo desiderio e nel frattempo hanno preso 4 gol. Sono stati molto scarsi nell'affrontare la gara, con qualcuno che ha fatto proprio male: non dico che questa gara sia solo da dimenticare ma da rimarginare, facendo in modo che se non altro lo spirito ci sia, visto che i giocatori ci sono".
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"L'ultima nostra partita non è stata una partita, quindi dal punto di vista calcistico preferisco non dare un giudizio. Qualcuno è bene che si renda conto che il campionato non è finito ed è bene che ci metta l'anima, perché bisogna fare ancora molto bene. Per il resto la gara di ieri non è una partita da giudicare perché altrimenti sarebbe troppo cattivo il giudizio". Così il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, a Viareggio per seguire dal vivo il debutto della Primavera nerazzurra nel massimo torneo giovanile per club, sulla pesante sconfitta contro la Roma.
"L'anno che abbiamo vinto tutto mi ricordo che si parlava già di rifondazione, è un discorso di cui sento sempre parlare, ma non riguarda l'Inter". Moratti prova a guardare il bicchiere mezzo pieno: "Juventus e Milan non hanno vinto, sarebbe stato peggio se l'avessero fatto. Ci accontentiamo...". Moratti assicura di non aver sentito Ranieri, "come non ho sentito nessuno dopo la sconfitta di ieri".
"Non si cambia tutto d'un colpo, anche perché quelli di esperienza sanno giocare tuttora bene. A giugno poi definiremo in meglio anche la squadra del futuro, pero' c'è ancora quest'anno che può essere interessante se viene affrontato bene. Con la Roma - sottolinea Moratti - non è stata una partita, sembrava che sia il pubblico interista sia i giocatori desiderassero che finisse dopo due minuti, hanno tirato fino alla fine con questo desiderio e nel frattempo hanno preso 4 gol. Sono stati molto scarsi nell'affrontare la gara, con qualcuno che ha fatto proprio male: non dico che questa gara sia solo da dimenticare ma da rimarginare, facendo in modo che se non altro lo spirito ci sia, visto che i giocatori ci sono".
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