Quando Ibrahimovic vede rosso. Tutti i cartellini di Zlatan

Calcio
La manata di Ibra ad Aronica che ha propiziato la sua espulsione in Milan-Napoli
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Il 10 aprile 2011 il fuoriclasse svedese del Milan beccò tre giornate per offese al guardalinee. Ma sempre tre turni gli vennero inflitti per un pugno a Rossi del bari il 13 marzo precedente. E pure da interista Ibra aveva l'espulsione facile. LE FOTO

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di Veronica Baldaccini

L'ira funesta del pelìde Ibra. Il suo prossimo libro potrebbe cominciare così, con una citazione eloquente. Perché la rabbia di Zlatan Ibrahimovich è sempre lì, latente, pronta ad esplodere. Fa parte dell'epica del giocatore, un Achille che ha il suo tallone nei nervi, punto debole sempre scoperto, bagaglio di ruvidità che si è portato in giro per l'Europa e lo ha reso Ibra: nel bene, e nel male.

A vederla così il colpo proibito ad Aronica probabilmente non è un attacco ma la difesa di Nocerino, il primo con il giocatore del Napoli a innescare la mischia, e questa immagine lo lascia intendere: un "prenditela con i più grossi" che comunque gli costerà caro. Due giornate di squalifica secondo Galliani, tre se ci fosse analogia con gli ultimi precedenti. Il 10 aprile 2011 Ibra se ne beccò tre per offese al guardalinee, nonostante la tesi difensiva  - poi smentita nell'autobiografia  - che se la fosse presa solo con se stesso. Forse era ancora arrabbiato con la sua parte più irascibile per la squalifica precedente, quella del 13 marzo, causa colpo a Rossi in Milan-Bari. Altre tre giornate, poi ridotte a due, che lo tennero fuori dal derby, e che in realtà furono più dannose per lui che per la squadra di Allegri, che invece fece il passo decisivo per vincere lo scudetto proprio in quel periodo, proprio contro l'Inter.

Anche da interista Ibrahimovich aveva il cartellino facile e per due volte si fece buttar fuori. Due espulsioni anche in Champions, sempre contro il Bayern, ancora in nerazzurro, ma anche da juventino, perché la sua suscettibilità non conosce colori.Talento inversamente proporzionale alla sua pazienza, ecco cos'è Ibra: fiammate di classe e classe infiammabile.