Il Milan e la strana coppia che ha fatto dimenticare Tevez
CalcioMaxi Lopez, arrivato a gennaio al posto dell'Apache, e quell'El Shaarawy che sembrava sul punto di partire in prestito sono stati decisivi contro l'Udinese, in una sfida che per i rossoneri sembrava un incubo. Invece è diventata la gara del rilancio
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Alla faccia di Carlitos Tevez. Tanto inseguito, tanto corteggiato e mai arrivato. Ora, però, la domanda che si fanno dalle parti di Milanello è questa: ma serviva davvero così tanto? Provate a chiederlo, ad El Shaarawy e Maxi Lopez. Si, proprio loro. I due che fino ad ora non hanno fatto venire nessun rimorso a Galliani. Perché quando vedi giocare il piccolo faraone non puoi fare a meno di chiederti dove era rimasto fino ad ora. Maturo tatticamente, fenomenale in fase di realizzazione ed addirittura come uomo assist. E poi è giovane e soprattutto italiano.
Mezzo italiano, invece, è Maxi che nel gelo di Udine ha avuto la sua rivincita. Tanto attesa e chissà quante volte sognata chiuso in quell'albergo milanese prima della chiamata rossonera: "Tevez non lo prendiamo più. A segnare ci devi pensare tu". Più o meno questo il concetto. Detto, fatto. Ed allora pensandoci bene un pezzetto del mercato estivo rossonero è già stato pianificato. Ci sarà da risolvere la comproprietà con il Genoa per El Shaarawy (i rapporti con Preziosi, però, non mettono ansie a Galliani) e da valutare il futuro di Maxi Lopez, da riscattare dal prestito con 8 milioni di euro da versare nelle casse del Catania. Dopo la serata di Udine, di certo Galliani ci avrà già pensato. Perché con loro (appena 1,5 di euro all'anno) il Milan ci guadagna eccome. Si abbassano i costi, infatti, ma soprattutto si impenna la classifica. E tutto, grazie alle creste di El Shaarawy e di Maxi. Due, che non ci hanno rimesso le penne nel mercato di gennaio, anzi. Perché di penne, quelle dell'Apache, per il momento a Milano non se ne vuole sentir più parlare.
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Mezzo italiano, invece, è Maxi che nel gelo di Udine ha avuto la sua rivincita. Tanto attesa e chissà quante volte sognata chiuso in quell'albergo milanese prima della chiamata rossonera: "Tevez non lo prendiamo più. A segnare ci devi pensare tu". Più o meno questo il concetto. Detto, fatto. Ed allora pensandoci bene un pezzetto del mercato estivo rossonero è già stato pianificato. Ci sarà da risolvere la comproprietà con il Genoa per El Shaarawy (i rapporti con Preziosi, però, non mettono ansie a Galliani) e da valutare il futuro di Maxi Lopez, da riscattare dal prestito con 8 milioni di euro da versare nelle casse del Catania. Dopo la serata di Udine, di certo Galliani ci avrà già pensato. Perché con loro (appena 1,5 di euro all'anno) il Milan ci guadagna eccome. Si abbassano i costi, infatti, ma soprattutto si impenna la classifica. E tutto, grazie alle creste di El Shaarawy e di Maxi. Due, che non ci hanno rimesso le penne nel mercato di gennaio, anzi. Perché di penne, quelle dell'Apache, per il momento a Milano non se ne vuole sentir più parlare.
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