Boateng atteso alla prossima capriola. Fuori dall'infermeria

Calcio
Il Boa e la sua celebre capriola. Allegri spera di rivederla sabato sera
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VERSO MILAN-JUVE. Proprio oggi ricorrono i 26 anni di Berlusconi alla guida del Milan. E l'unica preoccupazione, in vista del big match di sabato, è quella di perdere il Principe per un altro mese. Ma tutti gli altri dovrebbero essere a disposizione

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di Luca Tommasini

Il destino di Boateng gira come una sua capriola: dalla speranza che quel dolore al muscolo sia un semplice affaticamento, all'incubo che sia una ricaduta dell'ultimo infortunio. Guardi lui e vedi la Juve negli occhi. Guardi i medici e vedi tutto capovolto. La preoccupazione di perderlo un altro mese c'è. La speranza di vederlo in campo sabato anche. Nessuno può capire ancora dove si fermerà la capriola: dipenderà dai prossimi accertamenti e da come il muscolo reagirà alle terapie.

Ciò che il Milan fa sapere, è che quella di Boateng è l'unica situazione a rischio. Mexes ha avuto solo un'infiammazione al ginocchio, Nesta, così come Pato, è stato tenuto a riposo precauzionale, Ambrosini a Cesena è uscito per una leggera distorsione alla caviglia. Ma tutti dovrebbero essere a disposizione per la Juve. Con o senza Ibra (la Corte Federale deciderà giovedì se accogliere il ricorso del Milan togliendo allo svedese una giornata di squalifica), Allegri può consolarsi con le statistiche, che dicono che quello del Milan è il miglior attacco della serie A, e pure il più variegato… visto che i 48 gol sono stati realizzati da ben 17 giocatori diversi.

Gli ultimi 8 portano addirittura 8 firme differenti: Ibra, Nocerino, Ambrosini, Maxi Lopez, El Shaarawy, Muntari, Emanuelson e Robinho. Insieme al primato in classifica, un bel regalo per festeggiare proprio oggi i 26 anni di Berlusconi alla guida del Milan.