Samp che togli, Samp che dai: Ventura e un amore beffardo

Calcio
Il tecnico del Torino, il genovese Giampiero Ventura (Getty)
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B COME BARONE. L'allenatore del Torino, genovese e blucerchiato, dodici anni fa si sedette sulla panchina più amata in B. La storia, però, finì male, con una promozione solo sfiorata. Ora proprio lui e i granata hanno dato un altro dispiacere ai doriani

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di DANIELE BARONE

Dodici anni fa gli diedero finalmente la Sampdoria. Era cresciuto lì, Ventura. Lì era diventato uomo, calciatore e poi anche allenatore (del settore giovanile): un grande amore. Anzi, l’Amore. Quella Samp, quella del 1999-2000, era appena retrocessa dalla A e aveva una gran voglia di ricominciare, di farlo con lui, che aveva la maglia blucerchiata cucita addosso.

Finì male quella storia. Finì come una beffa: Sampdoria quinta ad un solo punto dalla promozione. Finì come Ventura e nessuno sampdoriano avrebbe pensato, avvelenandosi alla fine il sangue e i pensieri. "Accettare quella panchina è stato il più grande errore della mia carriera", ha sempre detto Ventura. Ma l'amore non è mai finito perché un amore così non può finire e, la scorsa estate, dopo aver chiuso la sua parentesi barese, Ventura ha sperato che la Samp lo richiamasse. Un'altra retrocessione, un'altra pagina da riaprire. E' stato solo un pensiero, le strade non si sono toccate, Garrone e Sensibile hanno scelto Atzori, lui ha detto sì a Cairo e al Torino.

La classifica di oggi dice che ha vinto Ventura. La Samp è lontana, malata, sorprendentemente staccata: 19 punti di differenza, un abisso. Battuta dal Torino a Marassi e pure al ritorno. Iachini dovrà fare una gran fatica per tentare di agganciare almeno la zona play off, mentre lui, Ventura, sta filando deciso verso la serie A. Ha una squadra tosta, con la miglior difesa del campionato, con il record di zero sconfitte in casa (unica imbattuta casalinga del torneo), che magari non ti fa stropicciare gli occhi ma che è una garanzia.

Ieri sera, alla fine del posticipo, era contento Ventura. Aveva appena (ri)vinto contro la Sampdoria, sapeva bene di averle inflitto un colpo pesante e per un attimo non ha voluto pensare al suo passato, a quella storia finita male, a quella ferita non ancora rimarginata e a quell’amore con l’A maiuscola che non finirà mai. E’ l’allenatore del Toro, Giampiero Ventura. Ne ha per essere contento.