Agnelli duro con Abete: inopportune le sue parole

Calcio
Il presidente della Juve, Andrea Agnelli
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VERSO MILAN-JUVE. Il presidente bianconero riscalda l'atmosfera dopo le critiche a Conte: "O il presidente federale commenta le dichiarazioni di tutti gli allenatori, oppure solo quelle del nostro non mi sta bene". E Abete: "Mie riflessioni equilibrate"

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"Ho trovato le parole del presidente Abete decisamente inopportune perché o il presidente della Federazione commenta tutte le settimane tutte le dichiarazioni di tutti gli allenatori, oppure solo quelle del nostro non mi sta bene" ha detto, duro, il presidente della Juventus Andrea Agnelli a margine della presentazione della candidatura di Torino capitale europea dello sport nel 2015. Il riferimento di Agnelli è alle dichiarazioni in cui Abete si era detto "non infastidito, ma triste e abituato a sentir parlare di Calciopoli, una realtà che purtroppo fa parte del mondo del pallone in Italia" dopo le dichiarazioni di Antonio Conte, che aveva invitato a "guardare indietro" per trovare la causa dei rigori non assegnati alla squadra.

Interpellato poi sull'incontro di sabato prossimo con il Milan, Agnelli ha aggiunto: "Mi rendo conto che ci sia un po' di nervosismo, che molte persone in questo momento tutelino i loro interessi. Noi abbiamo un grandissimo privilegio, siamo molto sereni, affrontiamo questa partita, sappiamo che il Milan è favorito, sono i campioni d'Italia, sono ai quarti di Champions League e quindi sono sicuramente loro i favoriti. Noi siamo sereni - ha concluso- e andiamo a giocarci una bella  partita, è tanto tempo che non ne giochiamo una così".

La controreplica di Abete - "Se c'è la volontà strutturale a polemizzare, non è certo la mia. Le mie riflessioni, visto anche il ruolo che ricopro, sono sempre all'insegna del massimo equilibrio e rispetto per i grandi club". Così il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha commentato le dichiarazioni del patron della Juventus, Andrea Agnelli. "Le polemiche su Calciopoli ci accompagneranno ancora per decenni - ha aggiunto il presidente della Federcalcio - Ieri ho detto che le polemiche rientravano nella logica di accompagnamento che precede una grande partita come quella tra Milan e Juventus. Ho anche detto che il calcio italiano ha pagato, a livello di ranking Uefa, l'assenza della Juventus dopo Calciopoli. Il mondo del calcio vive nella polemica, e questo vale per tutti i club. C'è tanto pallone giocato, ma c'è soprattutto tantissimo pallone parlato".