Michele Arcari, l'eroe di Brescia. Un numero uno da record

Calcio
Michele Arcari meglio di Buffon e Neuer. Con i suoi 810 minuti di imbattibilità ha battuto molti record (Getty)
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B COME BARONE. Ha passato una vita in retrovia e ora si è preso le copertine dei giornali. Il portiere delle Rondinelle, con i suoi 810 minuti di imbattibilità, ha battuto il primato di B, quello europeo di gare di campionato e quello della sua squadra

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di DANIELE BARONE

Una vita da mediano la può fare anche un portiere. Una vita di fatica, lontano dalle luci, spesso con la maglia numero 12 sulle spalle perché “natura non ti ha dato né lo spunto della punta né del dieci che peccato” come canta Ligabue. A Michele Arcari è andata più o meno così. In B ha debuttato a vent’anni nella sua Cremonese ma poi i giri della sua carriera lo hanno ricacciato all’indietro, anche in serie D, fino alla faticosa risalita, nel 2005, a Brescia. Ma lì aveva sempre qualcuno più bravo di lui davanti, qualcuno più pronto, gli anni di Viviano, poi Sereni, poi Leali, il ragazzino che diventerà un altro Buffon e che Corioni e Scienza avevano scelto per questa stagione. Per Arcari ritagli, pezzetti di campionato, farsi trovare pronto quando il titolare non c’è perché è squalificato o infortunato.

Quando il Brescia stava affondando già Scienza aveva deciso che aveva bisogno della sua esperienza e quando, dopo la sconfitta con il Bari, è toccato a Calori, hanno capito che bisognava continuare così perché tanto Leali è giovane e avrà tanto tempo per imparare e maturare. Lì è successo qualcosa, lì è cambiato tutto, dalla partita di Livorno il mondo del Brescia si è rovesciato: nove partite, sette vittorie, due pareggi e neanche un gol incassato, neanche un pallone da raccogliere dentro la porta.

Contro il Torino tutte le luci si sono accese per Arcari, il portiere-mediano che finalmente si prende tutti gli applausi perchè in un’ora e mezzo batte tre record ed entra dritto dritto nei libri di calcio: il primato di imbattibilità della B, almeno da quando esiste questa formula, strappato a Buffon che lo aveva stabilito nel 2006/07, quello europeo di gare di campionato, strappato a Neuer del Bayern Monaco e, soprattutto, quello della storia del Brescia che resisteva da quasi ottant’anni. Il Brescia ha vinto, adesso “vede” il sesto posto, e il suo portiere si è preso tutte le copertine.

810 minuti di imbattibilità sono un grande numero, sono un grande risultato e sono la bellissima rivincita di Michele Arcari. Ha le basette lunghe e il pizzetto che sembra D’Artagnan, ha passato una vita in retrovia, “anni di fatiche e botte e vinci casomai i mondiali”. E’ successo in un pomeriggio allo stadio Rigamonti che non è bellissimo ma che per una volta è sembrato anche più bello del Bernabeu.