Prova tv: tre turni a Mexes, graziati Pirlo e Muntari

Calcio
Muntari e i pugni a Lichtsteiner: assolto
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Il giudice sportivo, dopo aver esaminato i filmati di Milan-Juventus, ha deciso di fermare per tre giornate il difensore rossonero per condotta violenta per il pugno a Borriello. Nessuna sanzione per i due centrocampisti. Ecco le motivazioni. FOTO E VIDEO

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Il giudice sportivo ha squalificato per 3 giornate Philippe Mexes. Il difensore del Milan è stato punito per il pugno rifilato a Marco Borriello, attaccante della Juventus, nel match disputato sabato sera. Il giudice ha comminato la sanzione dopo aver visionato i filmati della partita tra Milan e Juventus. Nessun provvedimento, invece, per il centrocampista bianconero Andrea Pirlo e per quello rossonero Sulley Muntari.

Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha poi ammonito con diffida l'amministratore delegato Adriano Galliani per avere al termine del primo tempo, al rientro negli spogliatoi, rivolto ad alcuni tesserati della società avversaria - si legge nel responso del giudice sportivo - "espressione provocatorie e irrispettose; infrazione rilevata dai collaboratori della procura federale".

Squalifica a Mexes: i motivi - Mexes, come ha evidenziato il giudice, "nella zona centrale del campo ed a notevole distanza dall'azione di giuoco in svolgimento, con un repentino ed energico movimento del braccio destro colpiva da tergo con un pugno il fianco destro, all'altezza del costato, del calciatore bianconero, che si accasciava dolorante al suolo". L'arbitro Tagliavento, interpellato dal giudice sportivo con una email, "non adottava alcun provvedimento disciplinare in quanto 'non aveva visto' l'episodio in esame, avendo rivolto la sua attenzione in altra direzione". "E' di tutta evidenza  l'intenzionalità del gesto ed appare superflua ogni ulteriore considerazione circa la natura 'violenta' della condotta di cui si è reso responsabile il Mexes", osserva il giudice.

Le gomitate di Pirlo "non violente" - Nessun provvedimento, invece, per una presunta gomitata rifilata da Pirlo a Mark Van Bommel. Il comportamento dello juventino non si configura come violento. Pirlo, scrive il giudice, "allargava  ripetutamente il braccio destro, colpendo (e spingendo) al petto  l'avversario, con l'evidente intento di vanificarne l'intervento. Il  calciatore milanista cadeva al suolo e si rialzava immediatamente, mentre l'azione proseguiva". Tagliavento, anche in questo caso, "non aveva visto l'episodio in esame". Secondo il giudice, "il gesto (ovvero i gesti) del calciatore Pirlo, per la dinamica del movimento, la zona del corpo attinta ed il contesto agonistico non integri in alcun modo gli estremi di quella condotta violenta sanzionabile". La valutazione sulla conformità regolamentare del comportamento di Pirlo, quindi, è "di esclusiva competenza del Direttore di gara".

Anche Muntari non violento - Niente sanzioni nemmeno per Muntari, protagonista con il bianconero Stephan Lichtsteiner di un "prolungato corpo a corpo con reciproche trattenute e divincolamenti, manate e spinte, ai limiti (e oltre) del Regolamento. Al termine del contrasto,  Muntari, sottraendosi ad una trattenuta (ennesima..), colpiva con una  (ennesima) manata al capo l'antagonista juventino che cadeva al suolo". Anche in tale circostanza, Tagliavento non ha visto nulla e non è intervenuto. Il giudice "ritiene che il comportamento tenuto dal Muntari sarebbe stato decisamente meritevole di opportuna sanzione disciplinare qualora fosse stato 'visto' dal Direttore di gara, ma ritiene anche che, considerato l'acceso contesto agonistico e la  dinamica dei convulsi movimenti di entrambi i protagonisti, non sussista una prova certa circa quell'intenzionalità lesiva, che integra gli estremi della condotta violenta".


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