Derby di Roma, Totti ci sarà. Per la gioia dei laziali...

Calcio
Francesco Totti è pronto a disputare il derby numero 30 in campionato in carriera
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Nonostante il colpo al piede subito in allenamento il Capitano disputerà il suo derby di campionato numero 30. Dall'esordio, 19 anni fa, ne ha saltati solamente 7 e per la Lazio son quasi sempre stati dolori. La sua presenza "riequilibra" il pronostico

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Alla fine il Capitano ci sarà: Francesco Totti, nonostante la botta subita in allenamento che ne ha messo in dubbio per qualche ora la presenza, giocherà il suo derby di campionato numero 30. Tirano un sospiro di sollievo i tifosi giallorossi, già mortificati dalle squalifiche di Cassetti, Gago e Osvaldo, ma anche i laziali hanno di che essere soddisfatti.

Spieghiamo: le qualità di un monumento come Totti non si discutono ed il valore di un giocatore non si misura solo con i numeri, ma anche questi vanno considerati all'interno di una partita per definizione diversa dalle altre. Forse è proprio per questo che, per la statistica e contro la logica, l'assenza di Totti ha fatto storicamente bene alla Roma. E' giusto ricordare che nell'ultima stracittadina i giallorossi hanno pagato l'assenza del loro faro con una sconfitta sul filo di lana, puniti proprio a pochi secondi dal triplice fischio dalla zampata del letale Klose, ma è altrettanto importante sottolineare che si è trattato di un caso più unico che raro. Anzi, esattamente unico.

Nei sette derby di campionato in cui Totti non è sceso in campo dal suo esordio in serie A nel marzo di 19 anni fa, infatti, la Roma ha un record di 4 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. Ecco allora che la sua presenza in campo “riequilibra” la sfida con la Lazio: con il "Pupone", lo score della stracittadina recita 10 vittorie, 10 sconfitte e 9 pareggi. Più dei 14 punti strappati ai rivali a fronte dei 5 concessi senza il contributo del proprio Capitano, a Roma valgono gli sfottò tra tifosi nei mesi trascorsi da un derby all'altro. Sfottò e slogan dei quali Totti è maestro: chi dimenticherà mai il "Vi ho purgato ancora"? E chi può negare quel "the King of Rome is not dead" pronunciato dal commentatore inglese dopo la doppietta del 13 marzo 2010, ripreso e fatto stampare da Totti su una t-shirt esibita pochi giorni dopo?

Al di là del tifo e della cabala, la presenza di una bandiera come Totti è un valore aggiunto al derby della Capitale, con tutti i record che porta con sé. Il prossimo? Mancano solo due centri per salire sul gradino più alto del podio dei dei goleador giallorossi nei derby, occupato al momento da Dino Da Costa, attaccante brasiliano degli anni '50, e Marco Delvecchio, fermi a 9 centri. Gli unici numeri che contano davvero.
(M.V.)