Nazionale work in progress: ma a Euro 2012 sarà fortissima?

Calcio
Lo sguardo perplesso di Prandelli dopo Italia-Usa
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A 100 giorni dall'Europeo Prandelli non è preoccupato. Il suo ottimismo è più forte dei numeri. Ma c'è un attacco da rifondare, e anche il resto non sta benissimo. Si ricomincia con qualche dubbio, anche se il ct cova la certezza di far bene

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di MASSIMO CORCIONE

A cento giorni dall'Europeo Prandelli non è preoccupato. Il suo ottimismo è più forte dei numeri: non avevamo mai perso contro gli Stati Uniti, nella sua gestione siamo alla quarta sconfitta (tutte in amichevoli), per sua ammissione c'è un attacco da rifondare, ma anche il resto non sta benissimo.

Alla fine avrà ragione lui, sarà Grand'Italia quella che viaggerà tra Polonia e Ucraina, ma tutto poggia su certezze in perenne evoluzione. Si è partiti da Cassano, Rossi e Balotelli, oggi ci sono Giovinco e (da Genova) Borini, attaccante che fino a domenica sera era titolare sì, ma nell'Under di Ferrara. Trovare la miscela giusta tra alti e bassi sarà il compito assegnato al cittì che aspetta Rossi, insegue la redenzione di SuperMario, fa capire che la sicurezza del posto non ce l'ha nessuno e sfoglia la margherita Di Natale: può o non può l'Italia rinunciare al capocannoniere del campionato?

In difesa è bastato copiare la Juventus con Barzagli e Chiellini: insieme a Buffon rappresentano una sicurezza che neppure il gol subito dagli Stati Uniti può mettere in crisi. L'effetto Juventus su Marchisio e Pirlo ha portato una terribile stanchezza: difficile che possano risparmiarsi ora che sono lanciati in volata scudetto. Ecco, se c'è un problema è lì, dove Prandelli era sicuro di aver risolto tutto. Invece a meno 100 dall'Europeo, si ricomincia con qualche dubbio. E la certezza di Prandelli: sarà un'Italia fortissima.