La Juve frena anche a Bologna, il Milan è solo in vetta

Calcio
Di Vaio "castigatore" della Juve nel match di Bologna
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Al Dall'Ara i bianconeri collezionano il 13.o pareggio in campionato e restano a due lunghezze dai rossoneri. I rossoblù passano in vantaggio con Di Vaio, l'1-1 è di Vucinic. Negli altri recuperi Parma-Fiorentina 2-2, Cesena-Catania 0-0

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La sensazione che si era avuta dopo il pari con il Chievo era quella giusta, le parole, dimesse, a denunciare la fatica della squadra, pronunciate da Conte, un monito. Giocare tre partite in una settimana, in questo momento, per la Juventus si preannunciava compito arduo, e con il Bologna il fallito aggancio, o meglio il sorpasso (a pari punti con il Milan i bianconeri sarebbero comunque primi per gli scontri diretti), era una logica conseguenza, un'opzione troppo facile da indovinare. Le assenze di Barzagli e Chiellini in difesa non lasciavano presagire nulla di buono e, infatti, al 17' l'ex Di Vaio ha bucato centralmente l'inedita coppia Caceres-Bonucci.

Eppure la squadra di Conte ha saputo soffrire, riorganizzare le idee all'intervallo e ripartire, nella ripresa, a spron battuto. Il tecnico bianconero aveva caricato Vucinic dicendo di volerselo tenere stretto e il montenegrino, come non aveva fatto sinora, si è materializzato nel momento, forse, più importante della stagione: tocco sotto a scavalcare Gillet e 1-1. Il pari ha restituito forza e morale ai bianconeri che, con Borriello, hanno sfiorato il gol del vantaggio. Uno scatenato Conte è stato allontanato per proteste nel momento di maggiore sforzo della sua squadra. Il Bologna è riuscito a rintuzzare gli attacchi bianconeri senza però essere particolarmente pericoloso dalle parti di Buffon. Nel finale l'espulsione di Bonucci ha chiuso le residue speranze bianconere di vincere il match. La Juve raccoglie così un nuovo pareggio, il 13° della stagione, il quinto nelle ultime sei gare. Per la prima volta in questo campionato la Signora è costretta a inseguire e questa volta senza jolly a disposizione per tornare in vetta. Il campionato è ancora aperto certo, la Juve sta raschiando il barile per trovare le energie residue per il rush finale, ma il Milan sembra averne di più.

Nello scontro thrlling tra Fiorentina e Parma, il 2-2 finale rispecchia l'andamento di una stagione fallimentare per entrambe. Le buone trame di gioco dei gialloblù contrapposte al pragmatismo dei viola che, andati sotto a causa del primo gol in campionato di Okaka, con Nastasic (seconda rete consecutiva) e il redivivo Cerci hanno ribaltato la situazione prima di subire il pari (meritato) del Parma andato in gol con Giovinco su calcio di rigore per un 2-2 che lascia in bilico entrambe per quanto concerne il discorso zona calda.

Al Manuzzi di Cesena il pari per 0-0 serve solo al Catania che avrebbe potuto trasformare il suo bel campionato in ottimo, in caso di successo, ma si è accontentato di muovere la classifica. Ai bianconeri di Beretta il merito di aver tenuto botta nonostante l'inferiorità numerica subita a inizio gara per l'espulsione di Pudil e durata fino al rosso ad Almiron nel finale. I romagnoli sono sempre ultimi ma dividono la posizione di demerito con il Novara, mentre la squadra di Montella stacca di una lunghezza la coppia Palermo-Chievo.