Borini rilancia la Roma. Tris di sconfitte per il Palermo
Calcio
Il nono gol stagionale dell'attaccante bolognese riconsegna il successo alla squadra di Luis Enrique, che allo stadio Barbera non vinceva dal 2007. L'anticipo serale della 27.a giornata impone invece ai rosanero il terzo ko consecutivo
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PALERMO-ROMA 0-1
3' pt Borini
Se esiste un progetto Roma, e non c'è motivo di credere il contrario nonostante gli alti e bassi della squadra di Luis Enrique, questo passa attraverso le giocate di Borini e Lamela. Non c'è dubbio. Sono loro le intuizioni più felici dell'intero calciomercato giallorosso. Il successo per 1-0 a Palermo, dove i capitolini non vincevano dal 2007, arriva grazie al gol, il nono, dell'attaccante bolognese. Sempre a segno nelle ultime quattro gare di campionato. C'è però anche il marchio dell'argentino sulla gara del Barbera, anticipo serale della 27.a giornata. E' lui a servire l'assist decisivo, è lui a sfiorare in due occasioni, una per tempo, il raddoppio.
Intorno a tutto questo si è sviluppata una partita per lunghi tratti noiosa. Sul fronte rosanero, in particolare, né la fantasia di Miccoli né qualche percussione di Ilicic sono bastate a creare seri pericoli in zona Lobont (tra i pali al posto dello squalificato Stekelenburg). Il primo tempo i siciliani lo trascorrono nella loro metà campo, mentre nella ripresa proprio l'ingresso Ilicic e quello di Hernandez hanno vivacizzato la manovra dei padroni di casa. Vivacizzato soprattutto nel finale, complice il calo degli ospiti, ma non al punto da evitare la terza sconfitta consecutiva dopo quelle contro Siena e Milan. Almeno stavolta il Palermo (34 punti) si è limitato a incassare solo un gol e non quattro. Magra consolozione, immaginiamo, per il tecnico Mutti.
Il terzo ko di fila, anche con un pizzico di fortuna, lo dribbla invece la Roma, che in un solo colpo si getta alle spalle il derby, torna a vincere lontano dall'Olimpico dopo due mesi e blinda il sesto posto (41 punti), quello utile per centrare almeno l'Europa League. Perché se c'è un progetto, questo non può prescindere da una qualificazione europea.
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Intorno a tutto questo si è sviluppata una partita per lunghi tratti noiosa. Sul fronte rosanero, in particolare, né la fantasia di Miccoli né qualche percussione di Ilicic sono bastate a creare seri pericoli in zona Lobont (tra i pali al posto dello squalificato Stekelenburg). Il primo tempo i siciliani lo trascorrono nella loro metà campo, mentre nella ripresa proprio l'ingresso Ilicic e quello di Hernandez hanno vivacizzato la manovra dei padroni di casa. Vivacizzato soprattutto nel finale, complice il calo degli ospiti, ma non al punto da evitare la terza sconfitta consecutiva dopo quelle contro Siena e Milan. Almeno stavolta il Palermo (34 punti) si è limitato a incassare solo un gol e non quattro. Magra consolozione, immaginiamo, per il tecnico Mutti.
Il terzo ko di fila, anche con un pizzico di fortuna, lo dribbla invece la Roma, che in un solo colpo si getta alle spalle il derby, torna a vincere lontano dall'Olimpico dopo due mesi e blinda il sesto posto (41 punti), quello utile per centrare almeno l'Europa League. Perché se c'è un progetto, questo non può prescindere da una qualificazione europea.
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