Juve, l'X Factor colpisce ancora: per il Milan è fuga vera

Calcio
Ibrahimovic festeggia il gol del raddoppio che chiude il match con il Lecce
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Nella 27.a giornata di A, i bianconeri, ora in silenzio stampa, impattano 0-0 a Marassi con il Genoa dopo aver colpito tre legni e scivolano a -4 dai rossoneri vittoriosi in casa con il Lecce nel 2-0 firmato Nocerino-Ibra. Ok Catania, colpo del Siena

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Si potrà dire di tutto della Juve, del suo modulo, dei suoi calciatori, non che sia una squadra fortunata. E' vero che la mole di gioco prodotta dai bianconeri non è concretizzata per demerito degli attaccanti, è vero anche che colpire tre legni (due di Vucinic, uno di Pepe) in un match in cui si domina per tutti i 90' non è sinonimo di buona sorte. E allora accade che il fattore X, che attanaglia la Signora, continui a colpire anche a Marassi contro il Genoa e il Milan, invece, con i suoi due goleador, Ibrahimovic e il sorprendente Nocerino, dia il via alla prima vera fuga del campionato, nel momento, forse, più decisivo di tutta la stagione.

La sconfitta di Londra ha scosso i rossoneri che al cospetto di un volenteroso Lecce non si sono lasciati scappare la ghiotta occasione. Ibra è stato accontentato, il tridente accantonato ed è arrivato il suo 19.o centro con un bolide imprendibile. La squadra di Allegri ha festeggiato così il ricordo di Marco Simonceli scomparso lo scorso 23 ottobre proprio durante il match d'andata a Lecce.

La Juve lascia per strada ancora due punti e il rammarico per un gol annullato a Pepe per dubbio fuorigioco resta. Ancor di più se si pensa che ora come ora anche il secondo posto potrebbe essere a rischio, dovesse la Lazio intensificare le vittorie. La sensazione è che la Juve sia stanca più nella mente che nel fisico e abbia bisogno di allentare la tensione per ritrovare serenità e vittorie.

I bianconeri, intanto, si sono chiusi in silenzio stampa.  La squadra di Conte (in tribuna per squalifica) si è lamentata di alcune decisioni arbitrali. In particolare ha protestato per il già citato gol annullato a Pepe e la mancata assegnazione di un rigore per fallo in area su Matri da parte di Carvalho. Il Genoa invece ha chiesto un rigore al 47' st per un fallo di Pirlo su Rossi. In tutti e tre gli episodi l'arbitro Rizzoli ha lasciato correre.

Un gioco, bello e spumeggiante, lo ha mostrato, invece, il Catania di Montella che con il successo sulla Fiorentina, firmato Lodi, un pensierino all'Europa può anche farlo. Il Parma ha colto un prezioso punto salvezza sul campo dell'Atalanta attestandosi a più sei sul Lecce terzultimo. Colpo importantissimo anche per il Siena capace di sgretolare la resistenza del Cesena solo nella ripresa grazie a Brienza e Bogdani con gli avversari ridotti in 10. Per la squadra di Beretta un ko che fa male contro una diretta concorrente. La salvezza è ora una chimera.

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