L'ex ct dell'Inghilterra ha escluso la possibilità di allenare i nerazzurri nella prossima stagione: "Non ho mai incontrato Moratti". Un pensiero al ritorno in Italia c'è: "E' un altro sogno". E poi su Ibrahimovic dice: "Quando ha voglia è incontenibile"
DOSSIER: Errori ed orrori arbitrali in Serie A
FOTO: L'album della Serie A - Alla carica! Il grande fotoromanzo della ritirata nerazzurra
Fabio Capello definisce 'bufale' tutte le voci di un suo possibile futuro da allenatore dell' Inter. "E' improponibile - ha spiegato l'ex ct della nazionale inglese a Milano in occasione del premio che Gianni Rivera ha ricevuto dal presidente della Uefa Michel Platini -, con Moratti non mi sono mai sentito, semplicemente abito a centocinquanta metri dal ristorante dove lui di solito va a mangiare a Londra". Per Capello, è un sogno irrealizzabile vedere un giorno Messi e Cristiano Ronaldo giocare in serie A. Ma è possibile che lui stesso torni ad allenare in Italia? gli è stato chiesto. "it's another dream" (un altro sogno, ndr), ha sorriso Capello.
"Sono stato invitato personalmente da Rivera e mi fa piacere. Sono stato con lui al Milan, in nazionale, ho lavorato nel settore giovanile quando era vicepresidente ed è stata sempre una persona molto corretta nei miei confronti. Lui aveva una genialità e un modo di capire le cose che altri neppure immaginavano - queste le parole di Capello - Ho passato anni meravigliosi al Milan, la società dove ho lavorato più a lungo, ho trovato tanti amici. L'ex presidente Farina mi è venuto a trovare quando allenavo il Real, lo stesso discorso vale per Felice Colombo e poi Silvio Berlusconi, al quale sono legato in maniera particolare".
Sul momento attuale del Milan: "E' molto importante perché nella fase finale rincorrere diventa più difficile, il Milan ha raggiunto consapevolezza della propria forza e mi sembrano determinati, a parte la partita di Londra. Io ero andato a trovarli in albergo e li avevo avvertiti di stare attenti. Però è difficile far rimanere la squadra concentrata dopo un 4-0. Ibra? L'ho portato io in italia, il giocatore che fa la differenza in tutti i momenti, quando vuole giocare è incontenibie, ha forza, qualità. Di solito i fenomeni hanno statura piccola, ma lui è alto, agile e con grande tecnica, difficile da trovare".
E' a livello di Van Basten? "Lui - risponde Capello - viveva più per il gol, Ibra ogni tanto si perde perché vuol far vedere qualcosa in più. Sono identici nella tecnica, ma Ibra cerca il numero e qui viene fuori la sua parte balcanica". "La Juve? Non do consigli a nessuno, se hanno deciso il silenzio stampa ci sarà un motivo". Fabio Capello liquida così le proteste della Juventus per le decisioni arbitrali e sul suo futuro ribadisce: "Son qui rilassato, da un mese. Sono in attesa. Futuro all'Inter da escludere Al 100%. Cristiano Ronaldo? Credo che sia un sogno per Berlusconi e il calcio italiano. Non c'è speranza, né per lui, né per Messi. Le loro sono società più ricche che hanno qualcosa in più".
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Fabio Capello definisce 'bufale' tutte le voci di un suo possibile futuro da allenatore dell' Inter. "E' improponibile - ha spiegato l'ex ct della nazionale inglese a Milano in occasione del premio che Gianni Rivera ha ricevuto dal presidente della Uefa Michel Platini -, con Moratti non mi sono mai sentito, semplicemente abito a centocinquanta metri dal ristorante dove lui di solito va a mangiare a Londra". Per Capello, è un sogno irrealizzabile vedere un giorno Messi e Cristiano Ronaldo giocare in serie A. Ma è possibile che lui stesso torni ad allenare in Italia? gli è stato chiesto. "it's another dream" (un altro sogno, ndr), ha sorriso Capello.
"Sono stato invitato personalmente da Rivera e mi fa piacere. Sono stato con lui al Milan, in nazionale, ho lavorato nel settore giovanile quando era vicepresidente ed è stata sempre una persona molto corretta nei miei confronti. Lui aveva una genialità e un modo di capire le cose che altri neppure immaginavano - queste le parole di Capello - Ho passato anni meravigliosi al Milan, la società dove ho lavorato più a lungo, ho trovato tanti amici. L'ex presidente Farina mi è venuto a trovare quando allenavo il Real, lo stesso discorso vale per Felice Colombo e poi Silvio Berlusconi, al quale sono legato in maniera particolare".
Sul momento attuale del Milan: "E' molto importante perché nella fase finale rincorrere diventa più difficile, il Milan ha raggiunto consapevolezza della propria forza e mi sembrano determinati, a parte la partita di Londra. Io ero andato a trovarli in albergo e li avevo avvertiti di stare attenti. Però è difficile far rimanere la squadra concentrata dopo un 4-0. Ibra? L'ho portato io in italia, il giocatore che fa la differenza in tutti i momenti, quando vuole giocare è incontenibie, ha forza, qualità. Di solito i fenomeni hanno statura piccola, ma lui è alto, agile e con grande tecnica, difficile da trovare".
E' a livello di Van Basten? "Lui - risponde Capello - viveva più per il gol, Ibra ogni tanto si perde perché vuol far vedere qualcosa in più. Sono identici nella tecnica, ma Ibra cerca il numero e qui viene fuori la sua parte balcanica". "La Juve? Non do consigli a nessuno, se hanno deciso il silenzio stampa ci sarà un motivo". Fabio Capello liquida così le proteste della Juventus per le decisioni arbitrali e sul suo futuro ribadisce: "Son qui rilassato, da un mese. Sono in attesa. Futuro all'Inter da escludere Al 100%. Cristiano Ronaldo? Credo che sia un sogno per Berlusconi e il calcio italiano. Non c'è speranza, né per lui, né per Messi. Le loro sono società più ricche che hanno qualcosa in più".