Verso Juve-Inter, Chiellini: "I grandi rivali restano loro"
CalcioIl difensore bianconero sul big match della 29a giornata di Serie A: "Dal 2006 in poi è la partita più attesa dai tifosi. Si parla tanto di Milan, ma è alla sfida con i nerazzurri a cui pensano tutti". E sul rapporto con Ranieri: "E' una brava persona"
DOSSIER: Errori ed orrori arbitrali in Serie A
FOTO: L'album della Serie A
Guida tv: così Juventus-Inter su Sky
Non è mai stata "una partita come le altre". Naturalmente si parla di Juve-Inter e ad affer mare questo concetto, largamente condiviso dal popolo juventino, è Giorgio Chiellini. "Dal 2006 in poi è la più attesa dai tifosi - spiega il difensore dai microfoni di Sky - Quest'anno si parla tanto di Juve-Milan, perché sono le due rivali più ravvicinate. Ma è alla partita con i nerazzurri a cui pensano tutti. Spero di riuscire a creare un ciclo come quello dell'Inter in questi cinque anni, sarebbe davvero un sogno. Confidiamo, quest'anno, di posare la prima pietra".
Chiellini riserva parole di stima anche per Ranieri: "Abbiamo vissuto due anni bellissimi, in cui siamo arrivati sul tetto d'Italia e d'Europa. E' una brava persona e aveva subito lasciato la sua impronta, prendendo in mano lo spogliatoio". Dedica a Vucinic la copertina di questa sfida: "Lui è l'unico che salta quasi sempre l'uomo e inventa. Dopo i fischi con il Chievo si è sentito ancora più responsabilizzato. E' un giocatore incredibile e può fare la differenza in tutto".
Che l'Inter sia un'avversaria particolare per la Juventus, se ci fosse ancora il minimo dubbio, lo ribadisce anche un tifoso speciale, l'ex presidente Giovanni Cobolli Gigli. In una intervista a Panorama.it, Cobolli ammette di "godere particolarmente" a battere i nerazzurri: "Non è un caso - spiega - se dopo Calciopoli il bilancio delle sfide tra Juve e Inter sia favorevole ai bianconeri, nonostante i milanesi fossero decisamente più forti. E ricordo con grande soddisfazione quelle vittorie e anche il gol in fuorigioco di Camoranesi a San Siro (successo per 2-1 nella stagione 2007-2008, ndr). Sono di scuola bonipertiana e lui diceva 'vincere anche in fuorigioco pur di vincere' naturalmente rispettando le regole e l'etica".
Ma Cobolli tiene a precisare che "l'Inter per me non è mai stata un nemico come diceva Mourinho. E' solo l'avversario che sento di più e che mi fa più piacere sconfiggere". Ma al tempo stesso, l'ex presidente ammette di non avere dimenticato Calciopoli e in particolare di aver continuato a chiedermi "perché due filoni di intercettazioni non siano mai stati considerati dalla giustizia sportiva. E come non posso dimenticare io, non lo può fare Andrea Agnelli. Per cui
condivido la posizione attuale della Juventus".
Sul campo, niente di nuovo rispetto alle previsioni: Conte conferma il 4-3-3 e ha un solo dubbio, se fare rientrare Barzagli, che ha smaltito lo stiramento al polpaccio. Probabilmente il tecnico opterà per la prudenza perché una settimana dopo c'é il Napoli, un match forse ancora più delicato per la classifica, perché la Juventus in quella circostanza dovrà difendere l'assalto al secondo posto. La punta centrale dovrebbe essere di nuovo Matri: le alternative, dal deludente Borriello visto con il Milan, a Quagliarella, non hanno convinto. E Del Piero, sempre con il gol in saccoccia, potrebbe essere l'arma in più a partita in corso.
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Non è mai stata "una partita come le altre". Naturalmente si parla di Juve-Inter e ad affer mare questo concetto, largamente condiviso dal popolo juventino, è Giorgio Chiellini. "Dal 2006 in poi è la più attesa dai tifosi - spiega il difensore dai microfoni di Sky - Quest'anno si parla tanto di Juve-Milan, perché sono le due rivali più ravvicinate. Ma è alla partita con i nerazzurri a cui pensano tutti. Spero di riuscire a creare un ciclo come quello dell'Inter in questi cinque anni, sarebbe davvero un sogno. Confidiamo, quest'anno, di posare la prima pietra".
Chiellini riserva parole di stima anche per Ranieri: "Abbiamo vissuto due anni bellissimi, in cui siamo arrivati sul tetto d'Italia e d'Europa. E' una brava persona e aveva subito lasciato la sua impronta, prendendo in mano lo spogliatoio". Dedica a Vucinic la copertina di questa sfida: "Lui è l'unico che salta quasi sempre l'uomo e inventa. Dopo i fischi con il Chievo si è sentito ancora più responsabilizzato. E' un giocatore incredibile e può fare la differenza in tutto".
Che l'Inter sia un'avversaria particolare per la Juventus, se ci fosse ancora il minimo dubbio, lo ribadisce anche un tifoso speciale, l'ex presidente Giovanni Cobolli Gigli. In una intervista a Panorama.it, Cobolli ammette di "godere particolarmente" a battere i nerazzurri: "Non è un caso - spiega - se dopo Calciopoli il bilancio delle sfide tra Juve e Inter sia favorevole ai bianconeri, nonostante i milanesi fossero decisamente più forti. E ricordo con grande soddisfazione quelle vittorie e anche il gol in fuorigioco di Camoranesi a San Siro (successo per 2-1 nella stagione 2007-2008, ndr). Sono di scuola bonipertiana e lui diceva 'vincere anche in fuorigioco pur di vincere' naturalmente rispettando le regole e l'etica".
Ma Cobolli tiene a precisare che "l'Inter per me non è mai stata un nemico come diceva Mourinho. E' solo l'avversario che sento di più e che mi fa più piacere sconfiggere". Ma al tempo stesso, l'ex presidente ammette di non avere dimenticato Calciopoli e in particolare di aver continuato a chiedermi "perché due filoni di intercettazioni non siano mai stati considerati dalla giustizia sportiva. E come non posso dimenticare io, non lo può fare Andrea Agnelli. Per cui
condivido la posizione attuale della Juventus".
Sul campo, niente di nuovo rispetto alle previsioni: Conte conferma il 4-3-3 e ha un solo dubbio, se fare rientrare Barzagli, che ha smaltito lo stiramento al polpaccio. Probabilmente il tecnico opterà per la prudenza perché una settimana dopo c'é il Napoli, un match forse ancora più delicato per la classifica, perché la Juventus in quella circostanza dovrà difendere l'assalto al secondo posto. La punta centrale dovrebbe essere di nuovo Matri: le alternative, dal deludente Borriello visto con il Milan, a Quagliarella, non hanno convinto. E Del Piero, sempre con il gol in saccoccia, potrebbe essere l'arma in più a partita in corso.