Ranieri: "Inter sprecona". Conte: "Campionato ancora vivo"

Calcio
Claudio Ranieri, l'allenatore dell'Inter (Getty)
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La delusione del tecnico nerazzurro dopo il ko contro la Juve: "Dobbiamo lottare, certo vincere qui ci avrebbe dato una grossa spinta, ma quest'anno non riusciamo a prendere il treno giusto". L'allenatore bianconero: "Siamo stati bravi a vincerla"

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La delusione di Ranieri - "Il rammarico è aver fatto una buonissima ora di gioco, e poi siamo andati a prendere gol su calcio piazzato: l'ennesima disattenzione, lasciando Caceres solo. Lì si è conclusa la nostra gara, loro sono cresciuti e noi non abbiamo avuto la forza e la determinazione per controbattere come fatto nel primo tempo". Claudio Ranieri non nasconde la delusione per la sconfitta subita dalla sua Inter in casa della Juve: il tecnico dei nerazzurri pensa al primo tempo in cui l'Inter ha sprecato tante occasioni, anche se è stato fondamentale Buffon a respingerli. "Buffon è stato il migliore - ammette Ranieri ai microfoni di Sky - Certo sono amareggiato perché è stata una gara bella, vibrante, abbiamo creato tanto contro una Juve che sta meritando quello che sta facendo. Dispiace per questo. Purtroppo però stiamo raccontando un'ora di gioco, poi l'altra mezzora abbiamo tentato ma loro hanno avuto altre tre occasioni: è un difetto che abbiamo e non riusciamo a cambiare, i ragazzi alla prima disavventura si disgregano".

Il terzo posto si allontana. "Noi dobbiamo lottare, certo vincere qui ci avrebbe dato una grossa spinta, purtroppo quest'anno non riusciamo a prendere il treno giusto - conclude Ranieri -. Io mi sento sereno perché sappiamo che stiamo facendo il massimo, cerchiamo di concludere bene questa annata".

L'analisi di Conte
- "Complimenti al Milan che mantiene livelli altissimi, ma anche a noi che teniamo vivo il campionato, altrimenti si sarebbe già chiuso". Antonio Conte si gode il successo con cui la Juve resta attaccata ai rossoneri, a cui va però la sua ammirazione. "Il campionato è in mano al Milan - dice il tecnico dei bianconeri a Sky -, che sta dimostrando di avere una rosa talmente ampia capace di sopperire a infortuni anche gravi: è la squadra più forte e mi auguro faccia bene con il Barcellona perché ne guadagnerebbero tutti". Il tecnico bianconero, che si è mostrato in lacrime al termine della gara ("E' venuta a mancare una zia che era come una seconda mamma: è stato duro per me" racconta) ha spiegato che "la partita la dovevamo vincere perché al di là della vittoria del Milan, dovevamo dare un ulteriore gioia ai nostri tifosi: è il derby d'Italia, avevamo una certa pressione, siamo stati bravi. Sapevamo che c'era da soffrire, venivamo da 120 minuti giocati a grande intensità martedì, l'Inter poi aveva pochissimo da perdere". Poi le lodi a Del Piero: "Ale io lo faccio giocare, sta bene - conclude Conte -: lui ci ha ripagato sempre, quando gli capita il pallone è difficile che non concretizzi. La rete di oggi premia la sua professionalità''.

Buffon esalta Del Piero
- "Sono felice per lui, perché è inutile dire che se lo merita, è un grandissimo campione. Quest'anno ha fatto vedere la sua grande professionalità, senza nessun tipo di polemica ha accettato questo ruolo ripagando tecnico e compagni di squadra quando viene chiamato in causa". Gigi Buffon esalta così Alex Del Piero, decisivo nel fissare sul 2-0 il successo della Juve con l'Inter: il portiere bianconero, protagonista nel primo tempo di parate miracolose, spiega che solo vincendo restano in piedi le speranze di rimanere attaccati alla capolista. "Era una partita speciale - dice il portiere ai microfoni di Sky - perché storicamente è una partita così particolare. In più oggi avevamo le residue speranze di dar fastidio ancora a chi ci sta davanti. Chiaramente se non avessimo vinto le avremmo probabilmente azzerate. Così hai uno stimolo in più per finire bene la stagione'. L'Inter comunque ha fatto bene per 60-65 minuti, Ranieri li ha disposti bene, ci hanno dato parecchio fastidio. Quanto a me, sono in porta per parare e sono pagato discretamente bene per farlo, quindi è tutto nella normalità''. Nessun problema aver giocato a 24 ore dalla vittoria del Milan: "A me piace giocare dopo che giocano gli altri soprattutto se vincono perché mi dà quel briciolo di nervoso in più, perché sono gare da dentro e fuori".

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