Stramaccioni da brivido: Inter-Genoa 5-4. E l'Udinese va ko

Calcio
Stramaccioni esordisce sulla panchina dell'Inter con una bella vittoria sul Genoa (Getty)
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Felice debutto in panchina del giovane tecnico con i nerazzurri che vincono grazie ad una tripletta di Milito e ai gol di Samuel e Zarate. Una Fiorentina sempre più in crisi perde in casa col Chievo. I friulani cadono a Siena, il Palermo passa a Bologna

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La 30a giornata di Serie A, oltre all'eterna sfida trasversale tra Milan e Juve, sarà anche ricordata come la giornata del debutto sulla panchina nerazzurra di Stramaccioni, che lunedì ha preso il posto dell'esonerato Claudio Ranieri. Esordio fortunato, ma che brividi per il giovane tecnico che debutta con una vittoria contro il Genoa con un incredibile 5-4. Successo apparentemente facile, ma rovinato per qualche disattenzione nel secondo tempo dopo aver dominato una prima frazione di gioco fin troppo facile. Ma è il secondo tempo a regalare al pubblico uno spettacolo incredibile, con il Genoa che accorcia le distanze per ben tre volte e una pioggia di rigori: alla fine è goleada, ma che fatica per l'Inter.

Nerazzurri in vantaggio quasi subito: assist di Forlan per Diego Milito che, con un preciso colpo di testa, insacca nella porta difesa da Frey. L'argentino esulta pacatamente per non far torto ai numerosi tifosi rossoblù che hanno seguito il Grifone a San Siro. Ma la difesa del Genoa non c'è e addirittura serve involontariamente un assist sempre a Diego Milito che, al 27', infila facile il 2-0. Samuel al 37' firma il tris. Sembra tutto facile per l'Inter, ma a far preoccupare i tifosi ci hanno pensato Moretti e Palacio che accorciano le distanze. Ma Zarate firma il poker nerazzurro. Non finisce qui, perché arrivano tre rigori: due di Gilardino (in occasione del primo c'è anche l'espulsione di Julio Vesar) e di Milito per l'Inter. I tifosi interisti hanno riservato una "sorpresa" anche al presidente dell'Inter, con uno striscione esposto in Curva Nord non proprio carino: "Presidente: abbiamo capito che sei bravo ad esonerare gli allenatori. Ma quando lo farai con i lecchini e i servitori?".

La Fiorentina ha perso 2-1 contro il Chievo in uno stadio semivuoto, ostile e silenzioso: è la prima volta che la squadra viola torna al Franchi dopo la notte del ko per 5-0 con la Juventus. Di qui la scelta dei tifosi delle curve: nessun coro, nessun slogan di incitamento, nessuna bandiera o striscioni di club. E al 4' del primo tempo in curva Fiesole è apparso un grande striscione con scritto "In silenzio per non dimenticare" accolto tra qualche applauso da parte degli altri settori dello stadio. Viola in svantaggio per quasi tutta la partita per il gol dei veneti messo a segno da Pellissier, pari firmato da Ljajic. Gol vittoria di Rigoni nel finale.

L'Udinese perde l'occasione di agganciare la Lazio in terza posizione: il Siena vince 1-0 grazie alla rete di Destro nel secondo tempo. Bella vittoria, invece, per il Palermo a Bologna (3-1): reti decisive dei rosanero siglate da Budan, Hernandez e Ilicic. Conti e Pinilla regalano il successo del Cagliari contro l'Atalanta (2-0). Nelle retrovie, in un match per la salvezza, il Lecce non va oltre lo 0-0 contro il Cesena.