Nicchi choc: non era gol quello di Robinho a Catania
CalcioIl n° 1 dell'Aia è intervenuto questa mattina a Sky TG24 per chiarire l'episodio di Robinho, che ha riacceso le polemiche sui "gol fantasma". "Quando gli arbitri parleranno a fine partita? Quando i media saranno maturi come noi"... VIDEO E FOTO
IL DOSSIER: Errori & orrori arbitrali
FOTO: Gol fantasma di Robinho, il Milan non ci sta - L'album della Serie A
"Non è gol quello del Milan a Catania. Comunque, accettiamo le critiche quando sbagliamo". Il n° 1 dell'Aia, Marcello Nicchi, è intervenuto questa mattina a Sky TG24 per chiarire l'episodio di Robinho, che ha riacceso le polemiche sui "gol fantasma". "Siamo favorevoli all'arbitro di linea, non saranno gli arbitri ad ostacolare questo progetto". Duro il suo giudizio sui media: "Quando gli arbitri parleranno a fine partita? Quando i media saranno maturi come lo siamo già noi. Gli arbitri sono una squadra - continua Nicchi -, occorre una maggiore serenità in tutto l'ambiente. In futuro se il clima sarà disteso non avremo nessuna difficoltà a parlare dopo le gare".
"Appena volteremo pagina - prosegue il presidente dell'Associazione arbitri - e si potrà parleremo con serenità, molto probabilmente apriremo anche alle interviste agli arbitri nel dopo partita. Oggi no, spero a breve sì. Perché ero convinto che c'eravamo arrivati vicini. Gli episodi che hanno determinato tutto questo nervosismo di questo periodo mi fanno pensare che ancora, non noi, ma il mondo sportivo, non è maturo ad avere un dibattito sereno. Quando abbiamo sviscerato un episodio e abbiamo detto 'qui abbiamo sbagliato', c'è bisogno di farla lunga ancora per mesi?".
Rispetto all'introduzione del quinto uomo in campo, Nicchi ha affermato che non c'è "una chiusura, avevo in mente di aprire ancora di più le nostre sedi, le nostre sezioni. Però ancora trovo poca rispondenza da parte di chi ci dovrebbe aiutare nella divulgazione delle regole, parlo di mezzi di informazione in generale. Fino a quando dietro un episodio ci si ragiona 5 mesi, vuol dire che ancora non siamo maturi". A priori nessuna preclusione all'introduzione della tecnologia: "Se arriva la tecnologia - conclude Nicchi - saremo contenti. Ma forse sarebbe meglio destinare i soldi ai settori giovanili".
FOTO: Gol fantasma di Robinho, il Milan non ci sta - L'album della Serie A
"Non è gol quello del Milan a Catania. Comunque, accettiamo le critiche quando sbagliamo". Il n° 1 dell'Aia, Marcello Nicchi, è intervenuto questa mattina a Sky TG24 per chiarire l'episodio di Robinho, che ha riacceso le polemiche sui "gol fantasma". "Siamo favorevoli all'arbitro di linea, non saranno gli arbitri ad ostacolare questo progetto". Duro il suo giudizio sui media: "Quando gli arbitri parleranno a fine partita? Quando i media saranno maturi come lo siamo già noi. Gli arbitri sono una squadra - continua Nicchi -, occorre una maggiore serenità in tutto l'ambiente. In futuro se il clima sarà disteso non avremo nessuna difficoltà a parlare dopo le gare".
"Appena volteremo pagina - prosegue il presidente dell'Associazione arbitri - e si potrà parleremo con serenità, molto probabilmente apriremo anche alle interviste agli arbitri nel dopo partita. Oggi no, spero a breve sì. Perché ero convinto che c'eravamo arrivati vicini. Gli episodi che hanno determinato tutto questo nervosismo di questo periodo mi fanno pensare che ancora, non noi, ma il mondo sportivo, non è maturo ad avere un dibattito sereno. Quando abbiamo sviscerato un episodio e abbiamo detto 'qui abbiamo sbagliato', c'è bisogno di farla lunga ancora per mesi?".
Rispetto all'introduzione del quinto uomo in campo, Nicchi ha affermato che non c'è "una chiusura, avevo in mente di aprire ancora di più le nostre sedi, le nostre sezioni. Però ancora trovo poca rispondenza da parte di chi ci dovrebbe aiutare nella divulgazione delle regole, parlo di mezzi di informazione in generale. Fino a quando dietro un episodio ci si ragiona 5 mesi, vuol dire che ancora non siamo maturi". A priori nessuna preclusione all'introduzione della tecnologia: "Se arriva la tecnologia - conclude Nicchi - saremo contenti. Ma forse sarebbe meglio destinare i soldi ai settori giovanili".