Stramaccioni sprona l'Inter: voglio il bis, il futuro è ora

Calcio
L'allenatore dell'Inter, Andrea Stramaccioni
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L'allenatore nerazzurro si prepara alla sua seconda partita, dopo la vittoria contro il Genoa. La sfida sarà con il Cagliari: "I progetti non devono distrarci. E' una finale, l'abbiamo preparata come tale". Su Balotelli: "Oggi non è un mio giocatore"

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La prima è andata bene, ora serve il bis. L'Inter di Andrea Stramaccioni si prepara alla sfida in programma contro il Cagliari. "E' una finale e l'abbiamo preparata come tale", dice il tecnico nerazzurro, che ha esordito domenica scorsa con il pirotecnico successo per 5-4 contro il Genoa. L'Inter è staccata di 7 punti dal terzo posto: il giovane allenatore non ha nessuna intenzione di fissare obiettivi a lungo termine. "La classifica oggi non mi interessa, penso a giocare una gara alla volta. Tabelle e progetti non devono distrarci", dice Stramaccioni nella conferenza alla vigilia della sfida con i sardi che si giocherà a Trieste. Il 36enne tecnico ha assorbito lo 'choc' del debutto: "Mia madre -afferma rispondendo ad una domanda- diceva che il liceo classico e l'università mi avrebbero aperto la mente. Un piccolo contributo l'avranno dato, ma un bilancio da allenatore sarà possibile solo alla fine della carriera".
Il presente è la gara con il Cagliari, servono altri 3 punti  dopo il successo quasi tennistico con il Genoa. "E' iniziato un  cammino e lo abbiamo cominciato con una vittoria. Contro il Genoa abbiamo disputato un buon primo tempo, con mentalità propositiva. Quando la partita si è sviluppata in maniera lineare, l'Inter ha fatto bene. Certo, se avessimo preso qualche gol in meno sarebbe stato meglio...", dice. "Vincere è stato fondamentale e mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra quando siamo rimasti in 10 per l'espulsione di Julio Cesar. Ci siamo riversati nella metà campo avversaria, è stato un segnale importante -evidenzia-. C'è il giusto entusiasmo, un'atmosfera positiva. Sappiamo che non abbiamo fatto  nulla, domani abbiamo l'occasione per confermare quello che abbiamo  mostrato".

A chi parla di 'svolta' con l'avvento di Stramaccioni, il diretto interessato replica mantenendo il profilo basso: "Nessuno può avere la presunzione di incidere su una squadra in pochi giorni. Per quanto mi riguarda, non ci sono segreti  particolari: io ho solo messo in campo quel poco che so fare. So di allenare grandi giocatori e so di essere in un grandissimo club. Ho la fortuna di essere all'interno di una vera famiglia, ho bisogno dell'aiuto dei dirigenti e della società". "La voglia di far bene ci accomuna. Il segreto è semplice: lavoro, lavoro, lavoro. Meno parole, pensiamo solo ai fatti", ripete. L'Inter deve fare ancora a meno della qualità di Wesley Sneijder, che sta recuperando da un infortunio muscolare: "Sneijder sta lavorando sodo, ha tanta voglia di rientrare. Vuole dimostrare il suo valore, lo aspettiamo". Oltre all'olandese, contro il Cagliari mancheranno altri big: Julio Cesar, Maicon e Lucio. "L'Inter -dice Stramaccioni- manderà in campo la miglior squadra possibile". Alla società nerazzurra è stato accostato il nome di Mario Balotelli: "Oggi non è un mio giocatore. E' un elemento di dimensione internazionale, qualsiasi altro commento non avrebbe senso", dice il tecnico. "Sarebbe difficile gestire Mario? Il discorso vale per qualsiasi giocatore del talento. Io sono  straconcentrato sui miei giocatori", ribadisce.