Scommesse: interrogato l'ex Bari Parisi. Atti secretati

Calcio
Alessandro Parisi con la maglia del Bari in una foto del 31 ottobre 2010 (Getty)
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Il difensore, oggi al Torino, ha parlato con i carabinieri. Proseguono le indagini su Bari-Lecce: individuato il secondo uomo che, secondo l'accusa, ha consegnato a Masiello e Carella l'acconto di 50.000 euro dei 230.000 complessivi

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L'ex difensore del Bari, Alessandro Parisi, ora al Torino, è stato interrogato per tre ore e mezzo dai carabinieri come indagato nell'ambito dell'indagine sul calcioscommesse. L'audizione si è svolta nella caserma dei carabinieri 'Bari Centro' dove ha sede il reparto operativo dell'Arma. Parisi, difeso dai legali Piero Nacci Manara e Paolo Rodella, ha risposto a tutte le domande. Il verbale d'interrogatorio è stato secretato su disposizione del pm inquirente Ciro Angelillis.

Il secondo "Mister X" - La procura di Bari ha identificato il secondo uomo che - secondo l'accusa - consegnò materialmente ad Andrea Masiello e a Gianni Carella l'acconto di 50.000 euro dei 230.000 complessivi in cambio dei quali l'ex difensore biancorosso causo' la sconfitta in casa del Bari nel derby con il Lecce il 15 maggio 2011. La consegna del danaro avvenne - a quanto si ipotizza - in due distinte occasioni, alla presenza degli stessi protagonisti. Il riconoscimento del presunto complice di Quarta sarebbe stato fatto da Masiello.

Durante il primo incontro nell'hotel Tiziano di Lecce, il 22 agosto 2011, erano presenti quindi Masiello e Carella da una parte (era assente l'altro loro presunto complice arrestato, Fabio Giacobbe), Quarta e il suo 'socio' dall'altra. I due sono stati definiti nel corso degli interrogatori resi dai tre arrestati - Masiello, Carella e Giacobbe - vicini al figlio del 'patron' del Lecce, Giovanni Semeraro.

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