Milan, pericolo pubico. In trincea per la rincorsa alla Juve
CalcioInseguimento continuo alla banda di Conte per altre sei partite, da affrontare con la solita sfilza di infortunati e la stanchezza che si fa sentire sempre più. Boateng: è pubalgia? Mistero sul rientro del più atteso. FOTO: SU FACEBOOK VINCE IL MILAN
DOSSIER: Errori ed orrori arbitrali in Serie A
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E adesso, dopo il ko inflitto alla Lazio dalla Juve, di nuovo i rossoneri dovranno stringere i denti. I punti in classifica sono 68-67 per Del Piero & company. Inseguimento alla banda di Conte per altre sei partite, da affrontare con la solita sfilza di infortunati e la stanchezza che si fa sentire sempre più. L'andamento di questo Milan ricorda un po' l'Inter nel finale del campionato 2009/2010. Pur uscendo solo ai quarti di finale dalla Champions League, i rossoneri nelle ultime settimane hanno infatti speso parecchie energie fisiche e mentali facendosi rimontare dalla Juventus. E, un po' come Mourinho all'epoca, ora Allegri sente intorno a sé il 'rumore dei nemici'. Dopo la vittoria di Verona, il tecnico livornese ha parlato di "una campagna mediatica in attesa di una nostra sconfitta" e ha assicurato che "per fare il funerale al Milan ci vuole ancora un po' di tempo".
In questa corsa scudetto avvelenata dalle polemiche, Allegri proverà a spremere ogni energia dalla sua squadra, a partire da sabato contro il Genoa, quando spera di recuperare almeno Van Bommel e Aquilani. Di sicuro non ci sarà Thiago Silva (atteso non prima della sfida di fine aprile con il Siena) e nemmeno Boateng, assente da due gare e alle prese con un'infiammazione che purtroppo può essere il preludio di una pubalgia: se l'infiammazione si riduce, può tornare la settimana prossima, ma se si acuisce lo stop si allungherà. Senza il brasiliano e il ghanese, il Milan ha bisogno del miglior Ibrahimovic, di un Robinho più preciso, e in generale di uno sforzo finale da tutti.
Anche di chi, come Rino Gattuso, è appena tornato protagonista dopo sei mesi di stop forzato per la miastenia e sta spingendo al massimo, nonostante la terapia a base di cortisone lo debiliti un po'. "Potermi allenare e giocare di nuovo - ha spiegato il mediano - è come vincere la Champions League". Ad Allegri basterebbe conquistare di nuovo lo scudetto. "Il Milan fino all'ultima partita non mollerà di una virgola e giocherà sempre con il sangue agli occhi, perché vogliamo mettere pressione alla Juventus", lo tranquillizza Antonio Nocerino. Vedremo.
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E adesso, dopo il ko inflitto alla Lazio dalla Juve, di nuovo i rossoneri dovranno stringere i denti. I punti in classifica sono 68-67 per Del Piero & company. Inseguimento alla banda di Conte per altre sei partite, da affrontare con la solita sfilza di infortunati e la stanchezza che si fa sentire sempre più. L'andamento di questo Milan ricorda un po' l'Inter nel finale del campionato 2009/2010. Pur uscendo solo ai quarti di finale dalla Champions League, i rossoneri nelle ultime settimane hanno infatti speso parecchie energie fisiche e mentali facendosi rimontare dalla Juventus. E, un po' come Mourinho all'epoca, ora Allegri sente intorno a sé il 'rumore dei nemici'. Dopo la vittoria di Verona, il tecnico livornese ha parlato di "una campagna mediatica in attesa di una nostra sconfitta" e ha assicurato che "per fare il funerale al Milan ci vuole ancora un po' di tempo".
In questa corsa scudetto avvelenata dalle polemiche, Allegri proverà a spremere ogni energia dalla sua squadra, a partire da sabato contro il Genoa, quando spera di recuperare almeno Van Bommel e Aquilani. Di sicuro non ci sarà Thiago Silva (atteso non prima della sfida di fine aprile con il Siena) e nemmeno Boateng, assente da due gare e alle prese con un'infiammazione che purtroppo può essere il preludio di una pubalgia: se l'infiammazione si riduce, può tornare la settimana prossima, ma se si acuisce lo stop si allungherà. Senza il brasiliano e il ghanese, il Milan ha bisogno del miglior Ibrahimovic, di un Robinho più preciso, e in generale di uno sforzo finale da tutti.
Anche di chi, come Rino Gattuso, è appena tornato protagonista dopo sei mesi di stop forzato per la miastenia e sta spingendo al massimo, nonostante la terapia a base di cortisone lo debiliti un po'. "Potermi allenare e giocare di nuovo - ha spiegato il mediano - è come vincere la Champions League". Ad Allegri basterebbe conquistare di nuovo lo scudetto. "Il Milan fino all'ultima partita non mollerà di una virgola e giocherà sempre con il sangue agli occhi, perché vogliamo mettere pressione alla Juventus", lo tranquillizza Antonio Nocerino. Vedremo.
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