Ecco chi era Morosini, il ragazzo che portava i sorrisi

Calcio
La morte di Piermario Morosini varca i confini dell'Italia

Negli ultimi sei mesi il giocatore del Livorno condivideva pensieri ed interessi su Twitter: fan di Ligabue e Ibra, amava viaggiare e stare con gli amici. Tradito più volte dal destino, è ricordato da tutti come una persona sempre allegra. FOTO E VIDEO

(In basso tutti i video e la cronaca della giornata)

Ciao Piermario, lo speciale per ricordare Morosini - Il suo profilo Twitter (video)

NEWS
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FOTO
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di VALERIO SPINELLA

Il calcio italiano si ferma sconvolto, i giocatori di Real Madrid e Barcellona gli dedicano un minuto di silenzio sulle note di Ennio Morricone. Un Santiago Bernabeu commosso e le dichiarazioni di infinito affetto che accompagnano la tragica morte di Piermario Morosini dimostrano quanto questo ragazzo di 25 anni avesse ritrovato nello sport la sua famiglia. Aveva perso entrambi i genitori e un fratello, eppure tutti lo ricordano come una persona sempre sorridente. "Era lui che portava i sorrisi nello spogliatoio", "io non l'ho mai visto triste", sono le frasi di compagni di squadra e amici distrutti dalla notizia che non vorresti mai ricevere.

Viveva con passione, Piermario. Innamorato del calcio, amava il rock'n'roll e conoscere posti nuovi, condividendo i suoi interessi su internet. Ad ottobre aveva scoperto twitter: "tweet;-)" è il primo esperimento sul suo diario online. Scorrendolo viene fuori la sua sensibilità, il suo amore per la vita, con l'ottimismo e la saggezza di chi guarda cosa c'è di fronte e non ciò che gli è stato tolto. Una filosofia che riusciva a trasmettere, per esempio raccontando che "alla cassa del supermercato uno strepitoso vecchietto toscano che se la canticchiava m'ha rallegrato la giornata...".

Il Milan e Ibra - Ma è il calcio a scandire le sue giornate. Appassionato vero, la rabbia è un sentimento che lo tocca solo quando qualcosa infanga il suo mondo, ed è così che commenta il calcioscommesse in un tweet del 20 dicembre: "Uno schifo sempre più squallido....Basta!!! E ora chi deve pagare paghi davvero!!!!". Dava il suo sostegno al Milan, che invocava con "Forza Diavolo!" e "Milan Top Club!!!" ma era equilibrato anche nelle rivendicazioni da tifoso, come in occasione del gol annullato a Seedorf a Firenze. Mai polemico, se l'argomento era delicato preferiva ironizzare, altrimenti ribadiva - e lo faceva con grande costanza - la sua ammirazione per Zlatan Ibrahimovic. Uno dei suoi viaggi, sotto Natale assieme alla fidanzata, sembra coronare la serie di appelli a Ibra ("I love Zlatan", uno dei più ricorrenti). Sulla sua bacheca gli auguri in svedese ("God Jul") e sul comodino il libro del suo idolo: "Sto leggendo l'autobiografia di questo ragazzo...".

Viaggi, tennis & NBA - Sul suo twitter ha commentato le gesta di Federer (27 novembre: "Forza Roger!!! Entra nella storia!!!") ed ha accolto Djokovic (19 febbraio: "Ormai siamo nell'era di Re Djoko!!"). Gasato al solo pensiero di seguire l'All Star Game, era un appassionato di basket americano. Ma la sensazione che meglio riusciva a trasmettere era l'amore per gli amici, la felicità dello stare insieme, la necessità di tornare nei luoghi più cari: "Ogni tanto, quando riesco e posso mi piace passare del tempo a Vicenza....Mi è rimasta troppo nel cuore!!". Vicenza, Livorno e la sua Bergamo: legato in particolare al quartiere dove aveva iniziato a tirare i primi calci, tra dodici anni sarebbe tornato lì ("il mio sogno è a 37/38 la fascia da Capitano del Monterosso....")

Rock and roll - E poi la musica, i concerti e i viaggi in macchina accompagnato dai suoi cd: The Doors, Jova, Franz Ferdinand, Florence and the Machine. Grande fan di Ligabue, dopo il concerto di Lenny Kravitz si era prenotato per la data che a maggio vedrà i Coldplay a Torino. Sul suo diario online ha voluto condividere anche il dolore per Simoncelli e Lucio Dalla. Oggi è tutto il mondo dello sport a ricordare lui.
Forse il modo migliore per farlo è prendere in prestito uno dei suoi tweet: "Bottiglia di Vino da smezzare e quattro chiacchiere…Solo l'Amore può vincere la morte...". E' quello che ha fatto Morosini.