Livorno saluta Morosini. Poi il rientro a Bergamo

Calcio
Livorno ha reso omaggio per l'ultima volta a Piermario Morosini (Foto Getty)

Il suo ultimo "giro di campo" a Livorno. E' stato questo l'omaggio del Picchi al calciatore amaranto, tra commozione e lacrime, sulle note di Jovanotti e Ligabue. Poi il ritorno a Bergamo accolto con un lungo applauso da centinaia di tifosi nerazzurri

La salma di Piermario Morosini è arrivata a Bergamo martedì sera alle 21.20. Ad aspettare il feretro, vicino allo stadio, c'erano centinaia di tifosi nerazzurri con striscioni e bandiere. Un lungo applauso ha accolto l'arrivo dell'auto funebre.
Dietro il feretro, la fidanzata di Piermario, Anna, giocatrice di pallavolo. Per l'Atalanta c'erano il direttore Pierpaolo Marino, il direttore sportivo Gabriele Zamagna e Stefano Percassi, figlio del presidente Antonio. Il corteo-fiaccolata, a passo lento ha scortato il feretro sino alla vicina chiesa della parrocchia del Monterosso. Mercoledì mattina la Chiesa verrà aperta alle 9 per dare la possibilità di rendere omaggio alla salma che si trova nella camera ardente allestita nella cappelletta della Natività dell'edificio.

L'ultimo saluto di Livorno - Il feretro di Piermario Morosini è entrato nello stadio Picchi di Livorno alle ore 14,50. Un lungo applauso è stato tributato dalle migliaia di persone presenti sugli spalti. Il carro funebre si è fermato sotto la Curva Nord che ospita il settore più caldo del tifo amaranto. Il carro funebre dopo mezzo giro dell'impianto, dove si sono ascoltate le note delle canzoni di Ligabue e Jovanotti due dei suoi cantanti preferiti, si è fermato davanti alla tribuna e il feretro è stato benedetto dal vescovo Simone Giusti, che ha concluso la sua benedizione con un "buon viaggio". Tra i cuscini di fiori anche quello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Comune di Livorno e della Società Livorno Calcio. Tra i presenti allo stadio oltre ai compagni di squadra del Livorno anche l'Empoli al completo. Anche dei giocatori del Pisa hanno deposto un mazzo di fiori di fronte ad uno striscione che ricorda il 'Moro'.

Un lunghissimo applauso delle circa ottomila persone presenti ha accompagnato l'uscita dall'impianto di Piermario Morosini. Tutti i calciatori del Livorno indossano la maglia numero 25, quella del centrocampista scomparso. Alle 15,05 dopo circa un quarto d'ora la salma di Piermario Morosini ha lasciato il Picchi ed è partita alla volta di Bergamo dove è attesa nel piazzale della curva dei tifosi atalantini. La salma del calciatore aveva ricevuto ieri sera il nullaosta dopo l'autopsia che ha ipotizzato la presenza di malformazioni genetiche al cuore dello sfortunato centrocampista bergamasco.

Le parole del sindaco di Livorno -
"Siamo qui perchè il ragazzo se lo merita, non per altro. Faremo quello che abbiamo detto appena la società e i tifosi ce lo comunicheranno e cioè intitolare un settore dello stadio alla memoria di Piermario": così il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi dalla tribuna dello stadio poco prima dell’arrivo del feretro con la salma di Morosini. Allo stadio è arrivato anche il presidente del Livorno Calcio Aldo Spinelli, salutato da un applauso della tribuna. Presente alla cerimonia anche Igor Protti, bandiera del Livorno: "In questo momento le parole non sono che vuote e insensate, mi piacerebbe dire però per chi è rimasto questo: vorrei che la gente di Livorno diventasse parte della famiglia e la città la loro casa. Questo anche e soprattutto quando le luci dei riflettori si spegneranno". Anche Enio Bonaldi altro attaccante livornese commenta così: "Giusto rendere omaggio a un campione della vita come Morosini".

Lo sgomento di Del Piero - "Davanti a una morte così assurda provo un senso di sgomento: la storia personale di Piermario rende questa tragedia ancora più inaccettabile, ci fa riflettere su quanto relativi siano i problemi di tutti i giorni, e quali realtà di vera sofferenza ci circondino". Così Alessandro Del Piero, capitano della Juventus, parlando della tragica morte del giocatore del Livorno in un'intervista sul numero di Vanity Fair in edicola il 18 aprile. "Non conoscevo Piermario ma tutti lo ricordano come un giovane buono, capace di superare le difficoltà della vita anche attraverso il calcio. Lo sport che, per tutti noi che ne viviamo, dovrebbe essere sempre e solo gioia condivisa in campo", sottolinea Del Piero.

L’inchiesta -
La Procura di Pescara, titolare dell'inchiesta sulla morte di Morosini acquisirà quanto prima le immagini relative ai fatti accaduti dentro lo stadio Adriatico. Tra le intenzioni degli investigatori c'è quella di monitorare tutto quanto successo, specie in relazione ai soccorsi effettuati sul giocatore del Livorno. Fonti interne al palazzo di giustizia spiegano però che i risultati dell'autopsia effettuata ieri sera dal dottor D'Ovidio "già danno una grossa risposta". Da quando Piermario Morosini inizia a barcollare a quando l'ambulanza con il giocatore dentro è uscita dallo stadio sono passati in totale 6'24". Si evince dall'analisi delle immagini da cui si possono determinare i tempi del soccorso. Le riprese integrali mostrano il giocatore che comincia a barcollare al 29'41" del primo tempo e l'ambulanza che parte dal terreno di gioco al 36'05". Questi tempi sono scanditi dal timer del tempo di gioco in sovraimpressione sulle immagini.  Le riprese sono già state acquisite alla Procura di Pescara, e fonti interne al palazzo di Giustizia hanno giudicato "molto interessante" il dato temporale intercorso tra il malore e la partenza dell'ambulanza.

Livorno, rispetto per le autorità competenti - "In questo momento di grande dolore" il Livorno Calcio "intende chiarire di ritenere opportuno e doveroso lasciare che l'autorità giudiziaria, che ha dato mandato a dei periti, faccia il suo lavoro". Lo afferma in una nota pubblicata sul proprio sito la società amaranto, anche in riferimento alle ultime notizie di stampa secondo le quali la Procura di Pescara avrebbe acquisito agli atti la registrazione di una telefonata con un paramedico circa l'utilizzo del defibrillatore durante i soccorsi a Piermario Morosini. "Tutto ciò - prosegue la nota del club - senza andare a mettere in giro notizie di varia natura medica che non fanno altro che aumentare la tragedia. Riteniamo quindi irrispettoso verso la memoria di Piermario alimentare una corsa alla ricerca di responsabilità, che non deve essere fatta in modo mediatico, ma, ripetiamo, in modo scientifico e dalle autorità competenti". Pertanto, conclude il Livorno "se queste notizie prive di fondamento dovessero continuare, la società e i suoi tesserati si tuteleranno nelle sedi opportune".

Esami istologici - Sono cominciati presso l'Istituto di anatomia patologica dell'Università di Chieti gli esami sui reperti istologici della salma di Piermario Morosini. Secondo quanto si è appreso da fonti interne, è presente anche la dottoressa medico legale Cristina Basso di Padova, il perito nominato dai familiari del calciatore del Livorno, e a detta dei sanitari di Chieti tra i più esperti in Italia per ciò che riguarda le patologie cardiache. Il protocollo di lavoro prevede l'analisi di tutti gli organi interni di Morosini, ma per quanto riguarda il cuore e l'aorta c'è una focalizzazione separata e quindi tempi e attenzioni del tutto particolari. Secondo quanto riferito in ambiente sanitario l'analisi dell'organo cardiaco prevede infatti una ricognizione microscopica totale e poi anche dei prelievi.