Scommesse, salta l'interrogatorio di Quarta

Calcio
Un'immagine dell'ormai celebre derby pugliese Bari-Lecce, finito 0-2 con autorete di Masiello (Foto Getty)
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L'imprenditore salentino, indicato come Mister X nell'inchiesta su Bari-Lecce del maggio 2011, si avvarrà della facoltà di non rispondere. La polizia ha preso in consegna il latitante Dino Lalic, componente del gruppo degli "Zingari"

L'imprenditore leccese Carlo Quarta, indicato come Mister X nell'inchiesta su Bari-Lecce del 15 maggio 2011, era stato convocato giovedì pomeriggio dai carabinieri di Bari per essere interrogato nell'ambito della nuova inchiesta sul calcio scommesse. L'audizione è però stata annullata dal pm Ciro Angelillis, perché è ormai noto -a quanto viene riferito in ambienti giudiziari- che l'indagato si avvarrà della facoltà di non rispondere.

Un nuovo nome nell'inchiesta
- Implicato nell'inchiesta sul calcio scommesse, lo sloveno Dino Lalic, uno dei componenti del gruppo di scommettitori degli 'Zingari', è arrivato a Roma nel pomeriggio. Giunto alle 18.30 all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Zagabria via Spalato, a carico di Lalic, latitante dal dicembre dello scorso anno, c'è un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Cremona, Guido Salvini.

All'arrivo Lalic, giubbotto nero con cappuccio jeans e due borse sportive a tracolla, è stato prelevato dagli uomini della polizia di frontiera, agli ordini del direttore della V Zona Antonio Del Greco, e condotto negli uffici della polizia giudiziaria per la notifica degli atti e per il fotosegnalamento. E' accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva per aver portato denaro, proveniente dal conto degli 'Zingari', destinato a corrompere calciatori. Il fatto che lo sloveno volesse costituirsi era stato preannunciato dai suoi legali nelle scorse settimane. Dallo scalo romano sarà preso in consegna dai funzionari dello Sco di Roma per essere trasferito nel carcere di Rebibbia.

Lalic, scortato dalla polizia e da agenti della Penitenziaria, ha lasciato alle 19.30 l'aeroporto di Fiumicino, dopo la notifica dell'ordine di custodia cautelare. Nel breve tragitto dagli uffici di polizia giudiziaria al furgone della Penitenziaria, incalzato da fotografi ed operatori televisivi, Lalic, alto circa 1.90 e di corporatura robusta, ha tenuto per tutto il tempo il capo chino, con il cappuccio del giubbotto nero calato sul viso, per nascondere il volto. Il mezzo della Penitenziaria si è diretto al carcere romano di Rebibbia.

La Procura federale -
"E' stato chiamato in qualità di capitano del Genoa". L'avvocato Alessandro Vaccaro, al termine dell'audizione di Marco Rossi, spiega così la convocazione del suo assistito da parte della Procura  federale Il legale del genoano svela poi l'argomento al centro delle due ore e mezza di confronto con il pool del Procuratore Stefano Palazzi. "E' stato chiamato per fornire le sue impressioni generali in merito alla partita Lazio-Genoa - ha dichiarato all'uscita dalla sede di via Po -, ma il suo verbale si riduce a una pagina e mezza poi ci siamo intrattenuti per parlare di questioni forensi".

Calendario interrogatori -
Intanto sono ripresi gli interrogatori anche alla Procura Federale della Figc. Dopo la notizia che anche anche il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, è stato chiamato a comparire davanti al procuratore Stefano Palazzi, oggi è il turno dei calciatori Daniele Corvia (Lecce), Marco Rossi (calciatore Genoa), Thomas Job (Cittadella),  Filippo Cristante (Portogruaro Summaga) e Andrea De Falco (Bari), del dirigente della Reggiana Franco De Falco er dell'ex calciatore dell'Ascoli Vittorio Micolucci. Domani saranno invece ascoltati Alessandro Zamperini (ex Cisco Roma), Antonio Bellavista (ex Bari), Antonio Rosati (Napoli, ex Lecce).

Giovedì 26 aprile, oltre a Mezzaroma ci saranno: Massimo Taibi (ex Ascoli), Massimo Melucci (Piacenza), Fabrizio Garilli (presidente del Piacenza), Daniele Vantaggiato (Bologna), Maurizio Sarri (ex tecnico Sorrento), Vincenzo Santoruvo (Frosinone), Nicola Mora (Spezia), Marco Esposito (Pisa, ex Bari), Lorenzo Sibilano (tecnico Taranto), Giuseppe Cannella (direttore sportivo), Umberto Cazzola (Alma J. Fano), Federico Cossato (ex Chievo), Alberto Comazzi (ex Spezia), Nicola Ferrari (Hellas Verona), Michele Anaclerio (Benevento, ex Piacenza), Armando Perna (Modena), Juri Tamburini (Pergocrema), Alessandro Sbaffo (Ascoli), Giuseppe Vives (Torino, ex Lecce), Daniele Cacia (Padova, ex Piacenza) e Sergio Volpi (tecnico Piacenza).

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