Scommesse, Lalic al Gip: "Ho avuto notizie su gare truccate"

Calcio
Dino Lalic al suo arrivo all'aeroporto di Roma

Lo sloveno accusato di aver portato in Italia le somme di denaro per corrompere i calciatori ha ammesso davanti al giudice Guido Salvini di aver acquisito notizie su sei match sui quali scommettere da Carobbio e Gervasoni

Gli 'zingari' vuotano il sacco e per almeno due di loro si aprono le porte del carcere. Un terzo, interrogato oggi, seguira' la stessa sorte tra pochi giorni. Dopo Vinko Saka e Alija Ribic, anche Dino Lalic, sloveno, in Italia da giovedì scorso dopo aver scontato un anno di reclusione a Zagabria per vicende analoghe al nostro calcioscommesse ha ammesso davanti al gip di Cremona Guido Salvini: "Erano Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio a darci informazioni sulle partite truccate in cambio di denaro". Erano quindi il calciatore del Piacenza e quello dello Spezia ad informare Lalic, ex portiere in una squadra cipriota, che si è assunto la responsabilità della combine di sei partite contenute nell'ordinanza di custodia cautelare che l'ha portato in carcere: Brescia-Mantova, Grosseto-Reggina (sulla quale gli zingari scommisero ma persero), Empoli-Grosseto e Grosseto-Mantova (sulle quali non effettuarono scommesse), Cittadella-Mantova e Ancona-Grosseto (su cui scommisero e vinsero), tutte del 2010. Tutti e tre gli 'zingari' hanno indicato nell'ex portiere del Chiasso Almir Gegic, latitante, “l’intermediario" con i giocatori italiani, mentre Lalic ha ammesso sì di aver incontrato Tan Seet Eng, detto Dan, a capo dei finanziatori del giro delle scommesse di Singapore ma per ragioni diverse dai taroccamenti delle partite: si erano incontrati per trattare giocatori dell'Est europeo intenzionati ad andare a giocare in Asia.

Su Carobbio e Gervasoni, però, Lalic, a detta dei suoi legali, Marcello Ceccherini e Kresmr Krsnic, è stato "chiarissimo": "Da loro comperavano notizie sulle partite per scommettere in Serbia, Croazia, Austria e Ungheria". Per gli 'zingari', quindi, si profila la scarcerazione con il divieto di soggiorno nelle regioni italiane in cui hanno combinato i guai: Lombardia, Toscana, Veneto e Marche. Il gip Salvini riconosce loro, infatti, di aver "arricchito il quadro probatorio" che, in questi mesi, si è comunque sviluppato in varie direzioni: dal nuovo interrogatorio di Gervasoni del 12 marzo (quello in cui ha chiamato in causa il presidente del Siena Massimo Mezzaroma) a quello della settimana scorsa di Carobbio che ha invece raccontato di come avrebbe informato l'allora allenatore del Siena, Antonio Conte, ora alla Juventus, di una partita combinata (circostanza che, qualora trovasse dei riscontri, interesserebbe comunque solo la giustizia sportiva). Dati questi che, uniti a una rogatoria giunta dall'Ungheria in cui si parla del presunto taroccamento di Lecce-Lazio, porterebbe a una rilettura delle prime due fasi dell'inchiesta che portarono agli arresti del giugno e del dicembre dell'anno scorso, con la rivalutazione di personaggi gia' apparsi nelle carte del procedimento Last bet ma che appaiono in una luce nuova. Dati che potrebbero portare a una terza fase del calcioscommesse a Cremona.

Sentito anche Rosati - "E' assolutamente tranquillo". L'avvocato Paolo Rodella, uscendo dalla Procura federale dopo circa due ore di audizione, assicura che il suo assistito, l'ex portiere del Lecce Antonio Rosati, con l'inchiesta del Calcioscommesse non c'entra nulla. A fare il suo nome è ancora il pentito Carlo Gervasoni che, nel secondo interrogatorio di Cremona dello scorso 12 marzo, al pm Di Martino dichiarò a proposito della presunta combine di Lecce-Lazio del 22 maggio 2011: "Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente avuto questo contatto con Mauri furono corrotti sei o sette giocatori del Lecce tra i quali ricordo solamente Benassi e Rosati". Oltre alla partita in questione, gli inquirenti avrebbero chiesto all'ex giallorosso salentino anche dei match Brescia-Lecce (2-2 del 27 febbraio 2011) e Inter-Lecce (1-0, del 20 marzo 2011). Le audizioni riprenderanno giovedì 26 aprile quando in via Po sfileranno ben 19 testi. Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma, impossibilitato per motivi di salute, probabilmente non sarà tra questi. Saranno invece sentiti presso la propria sede l'allenatore del Livorno Armando Madonna e i calciatori Pasquale Schiattarella e Alfonso De Lucia.

La combine Bari-Lecce - I soldi per la presunta combine nel derby Bari-Lecce del maggio dell'anno scorso sarebbero stati pagati in tranche ad Andrea Masiello, l'ex difensore dei biancorossi,  poi passato all'Atalanta, e i suoi amici, Gianni Carella e Fabio Giacobbe. E' un particolare che emerge dall'inchiesta sul calcio scommesse della Procura del capoluogo pugliese. I circa 230mila pattuiti per la presunta combine del derby pugliese, finito 0-2 il 15 maggio 2011, sarebbero stati versati con queste modalità: 50mila euro durante l'incontro tra Masiello, Carella e Carlo Quarta, l'imprenditore leccese, del 22 agosto 2011 all'hotel Tiziano della città salentina, la parte restante quasi tutta in più tranche versate durante incontri avvenuti in una stazione di carburanti sulla tangenziale di Bari. A portare i soldi a Carella e  Giacobbe sarebbe stato sempre l'imprenditore salentino Quarta.

Il calendario delle audizione del 26 aprile -
Daniele Vantaggiato (calciatore Bologna), Maurizio Sarri (ex tecnico Sorrento), Vincenzo Santoruvo (calciatore Frosinone), Nicola Mora (calciatore Spezia Calcio), Marco Esposito (calciatore Pisa), Lorenzo Sibilano (tecnico Taranto), Giuseppe Cannella (direttore sportivo), Umberto Cazzola (calciatore Alma J. Fano), Federico Cossato (ex calciatore), Alberto Comazzi (ex calciatore), Nicola Ferrari (calciatore Hellas Verona), Massimo Mezzaroma (presidente Siena), Michele Anaclerio (calciatore Benevento), Armando Perna (calciatore Modena), Juri Tamburini (calciatore Pergocrema), Alessandro Sbaffo (calciatore Ascoli), Giuseppe Vives (calciatore Torino), Daniele Cacia (calciatore Padova), Sergio Volpi (tecnico Piacenza), Armando Madonna (tecnico Livorno), Pasquale Schiattarella (calciatore Livorno), Alfonso De Lucia (calciatore Livorno).