Parlano gli ultras: onore alla maglia. Già emessi 11 Daspo

Calcio
Proteste e minacce degli ultras nel match del Genoa contro il Siena. Poi il cambio in panchina, via Malesani arriva De Canio

Uno degli uomini in nero presente al Ferraris, dopo l'interruzione di Genoa-Siena per 45': "Nessun ricatto ai giocatori". Preziosi: "Calcio in mano a 100 Padrini". Due gare a porte chiuse, la Procura della Figc apre inchiesta sui tesserati del Genoa

Due gare da giocare a porte chiuse. E' questa la sanzione adottata dal Giudice sportivo in merito ai disordini di Genova causati dai tifosi rossoblù durante la gara tra Genoa e Siena temporaneamente sospesa dall'arbitro Tagliavento e poi conclusasi con il punteggio di 4-1 in favore degli ospiti. Intanto esce allo scoperto Fabrizio Fileni uno degli uomini in nero che dagli spalti del Ferraris hanno parlato con Sculli durante la sospensione del match. "Noi - ha detto all'Ansa - non abbiamo obbligato i giocatori a togliersi la maglia. Glielo abbiamo chiesto. Perchè la stavano disonorando". Quello che viene indicato come orgoglio ultrà filtra dalle parole di Fileni, che racconta come domenica ci sia stato "l'apice della delusione, più che la rabbia. Ma più di tutto la preoccupazione di finire in B come quelli della Sampdoria". Sculli che cosa vi ha detto? "Ci ha detto di star calmi. Ci ha rassicurato e ha detto che la partita doveva andare avanti". La partita è andata avanti "e non è successo niente - ha detto - non c'è stata violenza perché abbiamo fatto in modo che niente succedesse".

Emessi 11 Daspo, niente stadio per 5 anni - La Questura di Genova ha finora emesso 11 Daspo in relazione a quanto avvenuto al Ferraris. Lo ha riferito il questore, Massimo Maria Mazza, precisando che i provvedimenti "saranno certamente di più: "Stiamo esaminando i filmati. Le persone che hanno invaso i distinti sono circa 200. Non tutti hanno avuto comportamenti perseguibili".

Inchiesta procura Figc sui tesserati del Genoa -
La Procura federale della Figc, a quanto apprende l'Ansa, ha aperto un'inchiesta sui giocatori e i dirigenti del Genoa per i fatti avvenuti a Marassi. L'indagine, trapela ancora da ambienti della federcalcio, "è cosa separata e autonoma rispetto ai provvedimenti presi dal giudice sportivo".

Preziosi sugli scontri: "Siamo ostaggio di 100 Padrini" - All'indomani della follia ultras a Marassi, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, prova a spiegare a SkyTg24 il gesto dei giocatori che hanno consegnato le maglie ai facinorosi, nonostante le forze dell'ordine fossero contrarie: "Si è usato il buon senso perchè non accadesse qualcosa di peggio, tiravano bombe carta in campo. Ho solo detto che se le maglie da dare ai tifosi sarebbero state sostituite da altre maglie, le avremmo regalate per far stare tutti tranquilli". Preziosi ora si scaglia contro i "60-70 che non sono tifosi, ma assimilabili a delinquenti organizzati. Questi vanno in trasferta a difendere le maglie, salvo poi chiederle per umiliare i giocatori. Sono solo delinquenti organizzati. Non sono tifosi". "Ci sono 100 'padrini', bisogna  sconfiggerli una volta per tutte - continua Preziosi - Alcune centinaia di facinorosi, assimilabili alla delinquenza organizzata, si arrogano il diritto di rappresentare le tifoserie, lo sport, la trasparenza".

De Canio dirige l'allenamento - Luigi De Canio dirigerà intanto l'allenamento del Genoa in vista della gara di mercoledì con il Milan. A confermare l'arrivo del nuovo tecnico sulla panchina rossoblù lo stesso presidente Enrico Preziosi. "De Canio dirigerà l'allenamento di oggi" le parole del patron a Radio anch'io lo sport. De Canio prende il posto di Alberto Malesani, esonerato dopo il 4-1 subito dal Genoa con il Siena.