Follia ultras, Petrucci: "Siamo a un punto di non ritorno"

Calcio
Gli ultras rossoblù hanno fermato il calcio e la partita Genoa-Siena è stata sospesa per 45 minuti
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Dopo gli scontri avvenuti nel corso del match tra Genoa e Siena, con le minacce degli ultras rossoblu, dure le reazioni del mondo dello sport e del calcio. Dalla Lega alla Figc e al Coni. Un urlo comune di vergogna, per una pagina nera del calcio italiano

"I fatti avvenuti durante la partita Genoa-Siena saranno esaminati d'urgenza venerdì dal consiglio federale della Figc". Lo ha annunciato il presidente della federcalcio Giancarlo Abete. Nel consiglio federale si parlerà anche di tutela della salute. Sulla violenza, il presidente ha aggiunto: "La battaglia per la legalità che dobbiamo fare passa non solo alla lotta ai violenti ma attraverso una rottura della dimensione di omertà che è presente in trutto il mondo civile, non solo nel mondo del calcio".

Beretta: "Non basta la squalifica del campo" - "Sarebbe molto importante dimostrare che chi si macchia di colpe del genere, sia chiamato a rispondere in maniera molto pesante e molto diretta. Intanto bisogna applicare con la massima severità tutte le norme esistenti. Non è sufficiente squalificare il campo, bisogna riuscire a fermare questi facinorosi che creano un danno al calcio, al Genoa e all'immagine di questo mondo". E' per la tolleranza zero il presidente della Lega Maurizio Beretta, parlando ai microfoni di Raisport, dopo i gravi fatti di Genova.

Petrucci: "Punto di non ritorno" - "Siamo a un punto di non ritorno". Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il giorno dopo i fatti di Genova torna su quello che si è visto a Marassi. "Lo sport viene rovinato dagli esaltati e da certi presidenti di società, peraltro condannati che dettano l'etica. "Chi può intervenire lo faccia. Il coni è in prima linea - ha aggiunto Petrucci -. Spero solo che da domani non si torni a parlare solo di partite mentre intanto nessuno ammette che bisogna vergognarsi".

Tommasi: "Inaccettabile che quei tifosi siano rimasti allo stadio" -
"L'episodio di Genova è gravissimo. Purtroppo ci sono gruppi che si definiscono tifosi che vogliono gestire le situazioni di un club, di una squadra, dal mercato al campo. La situazione paradossale e inaccettabile è che questi tifosi siano rimasti dentro fino alla fine della partita: ora speriamo vengano sanzionati". Così il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, è tornato sui fatti di Genova. "E' un danno d'immagine enorme per il nostro calcio - ha aggiunto - le società e le forze dell'ordine devono affrontare e risolvere questo problema". E sulla maglia tolta dai giocatori, aggiunge: "Togliere la maglia è un gesto gravissimo, anche se bisogna chiedersi perchè si è arrivati a quella situazione. Evidentemente ci sono state delle minacce, come già successo anche in passato, quando oltre alle parole certi tifosi si sono spinti fino alla violenza fisica. Io, la maglia, non l'avrei mai tolta: è un gesto pessimo, non si può darla al primo che passa".

Il ministro Cancellieri: "In alcune circostanze intervenire può produrre danni di gran lunga superiori. Può darsi che il sistema non abbia funzionato ma sarebbe semplicistico addossare tutte le responsabilità alla polizia: va guardata tutta la struttura dello stadio". Lo afferma il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, parlando con i giornalisti a margine della visita alla Grande Moschea di Roma. "La polizia -ha aggiunto Cancellieri- ha agito con molto equilibrio. Stiamo approfondendo i vari aspetti e verificando le responsabilità: sappiamo chi sono e abbiamo tutte le testimonianze".