"Scudetto? Spero nella matematica". No a Robinho e Seedorf

Calcio
Max Allegri non molla ma le chiacchiere sul suo futuro non possono non impensierirlo
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Il tecnico del Milan esclude per scelta tecnica il brasiliano e l'olandese per il match col Genoa: "Dobbiamo tenere aperta una porticina per lo scudetto. La Juve ha un grande vantaggio, ma può succedere di tutto in 5 giornate"

Il Milan affronterà il Genoa senza Robinho e Seedorf, non convocati per scelta tecnica, e Thiago Silva, tenuto a riposo per evitare rischi di ricadute dell'ultimo infortunio muscolare. Queste le scelte di Allegri, che recupera invece Boateng, fermo da inizio aprile per la pubalgia, e deve anche fare a meno di Mexes, alle prese con la febbre.

Per molti il futuro di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan dipende da come finirà il campionato, ma il livornese non ci pensa. "Di sicuro mi gioco lo scudetto in queste cinque giornate - spiega - e me lo giocherò finché la matematica me lo consente, il resto non ha senso". Nemmeno l'ipotesi di Fabio Capello nella dirigenza rossonera? "Sono decisioni che spettano alla società - taglia corto Allegri -, la società deve valutare come ripartire l'anno prossimo".

"Arrivare secondi brucia, dobbiamo tenere aperta una porticina per lo scudetto. La Juventus ha un grande vantaggio, ma può succedere di tutto. Intanto, torniamo a  vincere in casa". Allegri e il Milan non alzano bandiera bianca nella volata per lo scudetto. I rossoneri, che domani ospitano  il Genoa, a 5 giornate dalla fine del torneo hanno 3 punti di distacco dalla Juventus capolista.

"La Juve è favorita, ha 3 punti di vantaggio e ha gli scontri diretti a favore. Ci sono 5 giornate da giocare, non so cosa succederà. Pensiamo a noi stessi, nel calcio può capitare di tutto. Se la Juve farà 86-87 punti farà un campionato straordinario", dice Allegri. "Noi dobbiamo tenere aperta una porticina per lo scudetto. Per farlo è importante tornare a  vincere in casa: dispiace aver preso solo un punto nelle gare con Fiorentina e Bologna. Dobbiamo segnare di più e difendere meglio, servono compattezza e serenità. Il primo responsabile sono io, su questo non c'è dubbio", aggiunge il tecnico rossonero. Il Milan ha rallentato dopo l'eliminazione dalla Champions League. "Dopo la sconfitta sul campo del Barcellona, con due rigori subìti in un tempo, abbiamo sbagliato due gare casalinghe in campionato -ribadisce Allegri-. Io resto positivo. Anche in questo momento dobbiamo credere nella possibilità di raggiungere la Juventus".