Sculli a Cobretti: "Vieni tu a togliermi la maglia"

Calcio
Giuseppe Sculli si confronta con gli ultrà in rivolta a Marassi (getty)
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Stando alla relazione che la Digos, l'attaccante del Genoa ha risposto così alla richiesta di uno dei leader della rivolta ultrà al Ferraris durante la sospensione della gara con il Siena. E intanto ci sono altri 12 indagati

"Marco, vieni tu a togliermi la maglia perché io non me la tolgo". E' una delle frasi dette da Giuseppe Sculli al "Cobra", uno dei leader della rivolta ultrà al Ferraris domenica scorsa, durante la sospensione della gara con il Siena. L'affermazione è riportata nella relazione che la Digos ha consegnato questa mattina al procuratore capo di Genova Michele Di Lecce. Il "Cobra" è Pier Marco Piellizzari, detto Cobretti, uno degli ultrà sanzionati con il daspo e indagato per quei fatti insieme ad altri 11 tifosi.

Dodici tifosi indagati -
Dopo i daspo le denunce. Ci sono 12 indagati per i disordini provocati dagli ultrà del Genoa. Per il momento sono 12 ma potrebbero diventare di più nei prossimi giorni. Sono accusati di lesioni (per aver ferito uno steward), di violenza privata (per aver costretto i giocatori a togliersi le maglie) e di violazione delle norme di sicurezza sugli stadi (per aver invaso un settore diverso da quello assegnato in precedenza superando le barriere). Gli indagati avevano ricevuto nei giorni scorsi anche il divieto di andare allo stadio (daspo) per cinque anni. Al momento i daspo sono 15 e gli indagati 12 perché gli investigatori non avrebbero ancora individuato per tre responsabilità in reati specifici, mentre il loro comportamento era stato ritenuto sufficiente per essere punito con l'allontanamento dallo stadio.