Allegri carica il Milan: "Siamo ancora in ballo"

Calcio
L'allenatore del Milan, Massimiliano Allegri (Foto Getty)
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L'allenatore rossonero non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca. Ibra e compagni, impegnati a Siena, sono staccati di 3 punti dalla Juventus capolista. Sul futuro il tecnico non si sbilancia: "Il 13 maggio tireremo una riga"

"La Juve deve rallentare e noi dobbiamo fare qualcosa di straordinario. Siamo ancora in ballo, mi piace pensare che abbiamo ancora buone possibilità. Dobbiamo fare il massimo per tenere vivo il campionato fino alla fine". Massimiliano Allegri e il Milan non hanno nessuna intenzione di alzare bandiera bianca. I rossoneri, impegnati domani a Siena, sono staccati di 3 punti dalla Juventus capolista.

"Senza scudetto sarebbe una stagione fallimentare? Non mi piace dare giudizi su quello che faccio. Toccherà alla società e ai media: il mio pensiero fisso è affrontare nel modo migliore le ultime 4 giornate del campionato", dice il tecnico campione d'Italia. "Il 13 maggio tireremo una riga e valuteremo tutta la stagione. Le voci sulla panchina non mi infastidiscono e non mi preoccupano. Non voglio essere ripetitivo: presidente e società scelgono l'allenatore", aggiunge prima di concentrarsi sull'impegno imminente.

"Il Siena ha un'ottima organizzazione e ha giocato un buon calcio quest'anno, la corsa e l'intensità sono le sue caratteristiche migliori. Non possiamo concedere spazi, dovremo giocare una gara buona a livello tecnico. E soprattutto dobbiamo vincere", dice Allegri. "La Juventus sta facendo cose importanti: non ha mai perso, ha segnato 19 reti subendone una sola nelle ultime 7 partite. Noi abbiamo lasciato punti importanti in casa a Bologna e Fiorentina. Quando dicevo che sarebbero serviti 86 punti per vincere lo scudetto, dicevo la verità: la Juve viaggia su questa media, noi dobbiamo fare qualcosa di straordinario", aggiunge.

"Abbiamo l'obbligo di provarci, dobbiamo mettere la Juventus nelle condizioni di non poter sbagliare", ribadisce. "Se si vedono i bianconeri in questo momento -osserva- è difficile  pensare che possa perdere punti. Ma può succedere di tutto e la condizione psicologica può cambiare". A Siena, nel cuore della difesa, mancherà ancora Thiago Silva, reduce da un infortunio muscolare. "Non si sente ancora sicuro. Una ricaduta? No, assolutamente. Non ho voluto rischiarlo", spiega  Allegri, che dovrà rinunciare ad una serie di pedine anche nella metà campo offensiva: "Emanuelson ha avuto un problema alla schiena e si è dovuto fermare durante l'allenamento. Seedorf è alle prese con una botta al polpaccio. Robinho non è in un momento particolarmente brillante, ho preferito dargli un altro turno di riposo".
In attacco, fino alla fine della stagione con ogni probabilità non si rivedrà Alexandre Pato: "Difficile, andare a rischiare un altro infortunio sarebbe deleterio". In attacco, si profila un ballottaggio: "Dovrò valutare se far partire titolare Cassano o El Shaarawy".