I viola a Guerini. Rossi squalificato, attese le sue parole
CalcioL'attuale club manager guiderà i viola dopo l'esonero di Delio Rossi (3 mesi la sanzione) per la rissa con Ljajic, che si è scusato su Facebook. Attesa per la conferenza stampa dell'ex tecnico, che potrebbe spiegare le ragioni della reazione
Sarà Vincenzo Guerini a guidare la Fiorentina dopo l'esonero di Delio Rossi deciso da Andrea Della Valle per la rissa fra il tecnico e Ljajic durante la gara con il Novara. L'attuale club manager viola ha accettato l'incarico dopo un colloquio con il patron: nel primo pomeriggio Guerini sosterrà il primo allenamento. "La società ringrazia il tecnico e il suo staff per il lavoro svolto in questi mesi di collaborazione. La prima squadra per le ultime due partite di campionato è stata affidata a Vincenzo Guerini", si legge nel comunicato ufficiale della società viola. La Fiorentina ha inoltre annunciato di "avere avviato un provvedimento disciplinare nei confronti del giocatore Adem Ljajic". Il serbo è stato subito sospeso e dovrà pagare una pesante multa, secondo il regolamento interno della società.
Nel frattempo è arrivata immediata la sentenza del giudice sportivo, che ha squalificato Rossi per tre mesi. "Le immagini televisive, puntualmente e dettagliatamente confermate da quanto relazionato dai collaboratori della Procura federale - scrive il giudice sportivo nelle motivazioni della squalifica inflitta a Delio Rossi -, evidenziano... una condotta inconsulta, tanto violenta quanto imprevedibile, la cui gravità non può essere attenuata dalla tensione emotiva generata da una delicata fase agonistica".
L'ormai ex-allenatore viola ha fatto visita al centro sportivo della Fiorentina per salutare la squadra e venerdì alle 10 terrà una conferenza stampa allo stadio "Franchi". Nell'occasione si potrebbe sapere di più sulle esatte parole di Ljajic. Secondo voci circolate in Rete, il calciatore avrebbe offeso un figlio "disabile" di Rossi. Ma l'unico figlio maschio del tecnico, Dario Rossi, è stato assistente del padre nella sua avventura a Palermo. Ed è intervenuto ai microfoni di Radio Radio: "In 28 anni - ha detto - mio padre non ha mai alzato neppure un dito su di me. Non so cosa sia successo, sul gesto non c'è da discutere. Ma la persona non si può attaccare".
Tra gli altri giocatori, ha parlato Cesare Natali, uno dei veterani del team: "Umanamente sono dispiaciuto sia per Rossi che per Ljajic, forse Adem poteva evitare quello che ha fatto", ha detto il difensore. "Lì per lì non ho visto nulla, poi abbiamo capito cos'era successo: è ovvio che dispiace, perché siamo un gruppo di lavoro dove tutti possono commettere degli errori".
Il Questore di Firenze, Francesco Zonno, ha escluso al momento un Daspo a carico di Rossi e ha precisato che "in questura non è stata presentata alcuna denuncia o querela da parte di Ljajic nei confronti del tecnico". La Fiorentina invece è stata multata per i cori razzisti rivolti dai propri tifosi all'indirizzo del giocatore. La curva Fiesole, ieri, dopo l'episodio aveva rivolto pesanti cori di insulti a Ljajic, (insieme con applausi a Delio Rossi): 'Sei uno zingaro', è stato gridato all'indirizzo del giocatore serbo. Alla società viola è stata inflitta una multa di 15 mila euro comprensiva anche degli insulti rivolti alle forze dell'ordine.
Le scuse di Ljajic - "Ho chiesto scusa al signor Rossi dopo la gara per la mia parte in quanto avvenuto, quello che ho fatto era per un turbine di frustrazione e il mio grande desiderio di aiutare la squadra a vincere ancora una battaglia fino al termine della stagione". E' quanto ha scritto sul profilo facebook Adem Ljajic, il ventenne attaccante serbo della Fiorentina protagonista ieri sera della rissa con l'allenatore durante la gara con il Novara. Dichiarazioni che, secondo quanto fatto sapere dalla società, sono considerate veritiere. "Purtroppo - ha continuato Ljajic
in un italiano piuttosto stentato - mi sono portato via per essere stato sostituito così presto, in una situazione normale non avrei reagito in quel modo. Voglio scusarmi con la società e i tifosi e sono pronto a prendere qualsiasi punizione per
questo comportamento. Vorrei inoltre augurare al signor Rossi tutto il meglio nel lavoro futuro".
La scheda di Guerini - 59 anni, Vincenzo Guerini, era tornato la scorsa estate, come club manager, alla Fiorentina dove era già stato prima come calciatore poi, dal 1979 al 1983, come allenatore nelle giovanili, con cui aveva vinto nel 1982 il Torneo di Viareggio e l'anno successivo il campionato. Come tecnico - attività intrapresa dopo il grave incidente automobilistico nel 1975 che troncò la sua carriera di giocatore a soli 22 anni - Guerini ha allenato 14 squadre, con quattro stagioni in serie A.
Nel frattempo è arrivata immediata la sentenza del giudice sportivo, che ha squalificato Rossi per tre mesi. "Le immagini televisive, puntualmente e dettagliatamente confermate da quanto relazionato dai collaboratori della Procura federale - scrive il giudice sportivo nelle motivazioni della squalifica inflitta a Delio Rossi -, evidenziano... una condotta inconsulta, tanto violenta quanto imprevedibile, la cui gravità non può essere attenuata dalla tensione emotiva generata da una delicata fase agonistica".
L'ormai ex-allenatore viola ha fatto visita al centro sportivo della Fiorentina per salutare la squadra e venerdì alle 10 terrà una conferenza stampa allo stadio "Franchi". Nell'occasione si potrebbe sapere di più sulle esatte parole di Ljajic. Secondo voci circolate in Rete, il calciatore avrebbe offeso un figlio "disabile" di Rossi. Ma l'unico figlio maschio del tecnico, Dario Rossi, è stato assistente del padre nella sua avventura a Palermo. Ed è intervenuto ai microfoni di Radio Radio: "In 28 anni - ha detto - mio padre non ha mai alzato neppure un dito su di me. Non so cosa sia successo, sul gesto non c'è da discutere. Ma la persona non si può attaccare".
Tra gli altri giocatori, ha parlato Cesare Natali, uno dei veterani del team: "Umanamente sono dispiaciuto sia per Rossi che per Ljajic, forse Adem poteva evitare quello che ha fatto", ha detto il difensore. "Lì per lì non ho visto nulla, poi abbiamo capito cos'era successo: è ovvio che dispiace, perché siamo un gruppo di lavoro dove tutti possono commettere degli errori".
Il Questore di Firenze, Francesco Zonno, ha escluso al momento un Daspo a carico di Rossi e ha precisato che "in questura non è stata presentata alcuna denuncia o querela da parte di Ljajic nei confronti del tecnico". La Fiorentina invece è stata multata per i cori razzisti rivolti dai propri tifosi all'indirizzo del giocatore. La curva Fiesole, ieri, dopo l'episodio aveva rivolto pesanti cori di insulti a Ljajic, (insieme con applausi a Delio Rossi): 'Sei uno zingaro', è stato gridato all'indirizzo del giocatore serbo. Alla società viola è stata inflitta una multa di 15 mila euro comprensiva anche degli insulti rivolti alle forze dell'ordine.
Le scuse di Ljajic - "Ho chiesto scusa al signor Rossi dopo la gara per la mia parte in quanto avvenuto, quello che ho fatto era per un turbine di frustrazione e il mio grande desiderio di aiutare la squadra a vincere ancora una battaglia fino al termine della stagione". E' quanto ha scritto sul profilo facebook Adem Ljajic, il ventenne attaccante serbo della Fiorentina protagonista ieri sera della rissa con l'allenatore durante la gara con il Novara. Dichiarazioni che, secondo quanto fatto sapere dalla società, sono considerate veritiere. "Purtroppo - ha continuato Ljajic
in un italiano piuttosto stentato - mi sono portato via per essere stato sostituito così presto, in una situazione normale non avrei reagito in quel modo. Voglio scusarmi con la società e i tifosi e sono pronto a prendere qualsiasi punizione per
questo comportamento. Vorrei inoltre augurare al signor Rossi tutto il meglio nel lavoro futuro".
La scheda di Guerini - 59 anni, Vincenzo Guerini, era tornato la scorsa estate, come club manager, alla Fiorentina dove era già stato prima come calciatore poi, dal 1979 al 1983, come allenatore nelle giovanili, con cui aveva vinto nel 1982 il Torneo di Viareggio e l'anno successivo il campionato. Come tecnico - attività intrapresa dopo il grave incidente automobilistico nel 1975 che troncò la sua carriera di giocatore a soli 22 anni - Guerini ha allenato 14 squadre, con quattro stagioni in serie A.