Galliani: "Sul mio telefonino ho la foto del gol di Muntari"
Calcio"Di rimpianti e rimorsi parleremo alla fine", l'ad del Milan commenta così il turno infrasettimanale favorevole ai rossoneri. Il dirigente poi conferma Allegri e su Rossi spiega: "Ha sbagliato, ma i giocatori devono comportarsi bene"
Il Milan è ad un solo punto dalla Juventus a 2 giornate dalla fine del campionato. Adriano Galliani, amministratore delegato rossonero, non si sbilancia in vista degli ultimi 180 minuti della stagione. "I titoli non si vincono prima. Si vincono quando si sono vinti: vale per tutti, per la Serie A, per il campionato francese, per quello inglese. Non conosco il futuro. A due giornate dalla fine del campionato, siamo stati bravi a non mollare. Non so cosa succederà, proviamo a vincere le ultime due partite e poi vedremo", dice Galliani a Sky Sport24.
"Sul telefonino ho le foto del gol di Muntari e del gol di Robinho. Ma guardo molto più quello di Muntari...". Galliani, sempre a Sky Sport24, fa ancora riferimento ai due 'gol fantasma' non concessi ai rossoneri in questa stagione. La rete non assegnata a Muntari ha condizionatoil match di ritorno con la Juventus. La presunta marcatura non attribuita a Robinho, invece, ha caratterizzato la gara che il Milan ha pareggiato 1-1 a Catania. "Mi auguro che vengano messi almeno i giudici di porta", dice auspicando che in futuro vengano adottate misure per evitare situazioni controverse.
Il Milan ha un punto da recuperare alla Juventus in due giornate, e Adriano Galliani evita pronostici. "Non conosco il futuro. Di rimpianti e rimorsi parleremo alla fine, se avremo rimpianti e di rimorsi se qualcuno ne avrà", ha detto l'ad rossonero nel corso dello Sponsor Day in cui non ha risparmiato una battuta ai guardalinee. "Baresi vedeva i fuorigioco meglio degli assistenti - ha ricordato guardando l'ex capitano del Milan seduto in sala - Forse Baresi avrebbe visto meglio di loro anche quest'anno, non perché è di parte ma semplicemente perché ci vede". Guardando al futuro, Galliani ha osservato che "salvo un cataclisma, l'anno prossimo il Milan sarà in prima fascia per il sorteggio di Champions League".
Prima della conferenza a Palazzo Giureconsulti, Galliani ha risposto con una battuta ai giornalisti che gli domandavano se avesse parlato con Silvio Berlusconi dopo la vittoria di ieri. "L'ho sentito, mi ha chiesto a che punto fossi con Guardiola...", ha scherzato l'ad rossonero. "Da quando Allegri è sulla panchina del Milan, siamo primissimi. Non siamo primi, di più. Con Allegri, il Milan ha fatto due campionati straordinari: quest'anno non stiamo faticando, abbiamo fatto 77 punti e mancano due partite. Un anno fa abbiamo fatto 82 punti: non capisco dove sia il problema".
"Delio Rossi penso abbia sbagliato, abbia ecceduto, ma credo che i giocatori si debbano comportare bene e non debbano provocare, ma capire che le scelte le fa l'allenatore e non si puòHa s irridere e forse dire parolacce, e applaudire quando l'allenatore, svolgendo la propria attività sostituisce un giocatore". Galliani commenta così l'episodio dell'aggressione in panchina da parte di Delio Rossi a Ljajic. "Quindi errore del giocatore e reazione spropositata e sbagliata da parte del tecnico, ma i giocatori devono imparare a comportarsi bene, se tutti lo facessero ci sarebbero meno reazioni, ma con questo non giustifico la reazione di Rossi. Bisogna capire che allenatori e giocatori sono sotto stress emotivo, ci sono tensioni fortissime anche durante l'intervallo. Quando si è davanti al pubblico e alle macchine da presa si ha una emotivita' diversa da chi sta seduto in poltrona. Chi è in campo è sotto stress emotivo", ha concluso Galliani.
"Sul telefonino ho le foto del gol di Muntari e del gol di Robinho. Ma guardo molto più quello di Muntari...". Galliani, sempre a Sky Sport24, fa ancora riferimento ai due 'gol fantasma' non concessi ai rossoneri in questa stagione. La rete non assegnata a Muntari ha condizionatoil match di ritorno con la Juventus. La presunta marcatura non attribuita a Robinho, invece, ha caratterizzato la gara che il Milan ha pareggiato 1-1 a Catania. "Mi auguro che vengano messi almeno i giudici di porta", dice auspicando che in futuro vengano adottate misure per evitare situazioni controverse.
Il Milan ha un punto da recuperare alla Juventus in due giornate, e Adriano Galliani evita pronostici. "Non conosco il futuro. Di rimpianti e rimorsi parleremo alla fine, se avremo rimpianti e di rimorsi se qualcuno ne avrà", ha detto l'ad rossonero nel corso dello Sponsor Day in cui non ha risparmiato una battuta ai guardalinee. "Baresi vedeva i fuorigioco meglio degli assistenti - ha ricordato guardando l'ex capitano del Milan seduto in sala - Forse Baresi avrebbe visto meglio di loro anche quest'anno, non perché è di parte ma semplicemente perché ci vede". Guardando al futuro, Galliani ha osservato che "salvo un cataclisma, l'anno prossimo il Milan sarà in prima fascia per il sorteggio di Champions League".
Prima della conferenza a Palazzo Giureconsulti, Galliani ha risposto con una battuta ai giornalisti che gli domandavano se avesse parlato con Silvio Berlusconi dopo la vittoria di ieri. "L'ho sentito, mi ha chiesto a che punto fossi con Guardiola...", ha scherzato l'ad rossonero. "Da quando Allegri è sulla panchina del Milan, siamo primissimi. Non siamo primi, di più. Con Allegri, il Milan ha fatto due campionati straordinari: quest'anno non stiamo faticando, abbiamo fatto 77 punti e mancano due partite. Un anno fa abbiamo fatto 82 punti: non capisco dove sia il problema".
"Delio Rossi penso abbia sbagliato, abbia ecceduto, ma credo che i giocatori si debbano comportare bene e non debbano provocare, ma capire che le scelte le fa l'allenatore e non si puòHa s irridere e forse dire parolacce, e applaudire quando l'allenatore, svolgendo la propria attività sostituisce un giocatore". Galliani commenta così l'episodio dell'aggressione in panchina da parte di Delio Rossi a Ljajic. "Quindi errore del giocatore e reazione spropositata e sbagliata da parte del tecnico, ma i giocatori devono imparare a comportarsi bene, se tutti lo facessero ci sarebbero meno reazioni, ma con questo non giustifico la reazione di Rossi. Bisogna capire che allenatori e giocatori sono sotto stress emotivo, ci sono tensioni fortissime anche durante l'intervallo. Quando si è davanti al pubblico e alle macchine da presa si ha una emotivita' diversa da chi sta seduto in poltrona. Chi è in campo è sotto stress emotivo", ha concluso Galliani.