La lepre Milan e il simbolo Muntari, altro che gol fantasma

Calcio
Muntari e Boateng, due delle armi vincenti del Milan alla rincorsa sfrenata
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Il ghanese è il simbolo di tutto. Rimpianti che Galliani ama conservare sul telefonino, speranze che si legano anche al gioco di parole: ri-muntari... E adesso c'è il derby, la partita assolutamente da vincere, che riporta unità per la rincorsa alla Juve

Vedere una lepre che entra a Milanello è come immaginare la Juventus che finisce nella gabbia di chi l'insegue. Come una favola a lieto fine per il Milan, lungo una storia che di capitoli non esattamente felici ne ha avuti, quest'anno. Nemmeno adesso, che non sono tutti rossoneri e fiori da queste parti, dove l'ultimo arrivato, Muntari è il simbolo di tutto: rimpianti che Galliani ama conservare sul telefonino, speranze che si legano anche al gioco di parole - ri-muntari - e infine un po' di fortuna, che a due giornate non guasterebbe.

E' anche il simbolo, il ghanese, di come si possa giocare liberi e belli quando c'è un contratto lungo, quasi a tempo indeterminato considerati i tempi che corrono nel calcio e pure al Milan, dove la riforma del lavoro, la flessibilità, l'hanno introdotta un anno fa, ma solo adesso fa sentire i suoi effetti su campioni diventati improvvisamente precari per scelta oppre in attesa che qualcosa si smuova.

Ma più del contratto può il derby, la partita assolutamente da vincere che riporta unità e carica emotiva là dove qualche divisione sta pericolosamente emergendo. Ne beneficia soprattutto Allegri chiamato a gestire una situazione incredibilmente migliorata nella classifica eppure ancora serena variabile. La soluzione più semplice è tutta in quella lepre da inseguire fino all'ultimo minuto, Il futuro comincerà solo dopo.