Da Pirlo a Pato: tutti i rimpianti del Milan
CalcioIl gol negato a Muntari contro la Juventus forse avrebbe potuto cambiare la storia di questo campionato. L'aver lasciato andare il centrocampista e la mancata cessione del brasiliano sono gli errori che invece alimentano l'amarezza dei tifosi rossoneri
di Luca Tommasini
Forse il gol di Muntari cambiava la storia. O magari qualche infortunio in meno. Ma non si possono dimenticare tre momenti che finiranno per essere archiviati fra i rimpianti. Il primo, in ordine cronologico e non solo, è del 18 maggio 2011: finisce dopo 10 anni la sua storia milanista, ne inizia una nuova, in bianconero.
Galliani non può accontentarlo con 3 anni di contratto a certe cifre. Agnelli e Marotta sì. Sono gli unici a crederci davvero. E così vincono la scommessa decisiva. Un vero e proprio affare, come quello che aveva già concluso Galliani a gennaio, a questo tavolo: Tevez al Milan, Pato al Paris Saint-Germain e pure una decina di milioni pronti a finire in cassaforte. Un capolavoro, bloccato dalla telefonata che tutti ormai ricordano. "Pato non si muove", ordina Berlusconi. Il guaio è che Pato, poi, praticamente non si muoverà nemmeno in campo: si infortuna altre due volte, mentre Carlitos fa volare il City verso la Premier.
Chiamateli rimpianti, o semplicemente errori. Anche Allegri dopo il derby ha fatto il primo mea culpa Un errore che sicuramente ho fatto è quello di aver fatto giocare Thiago Silva a Torino. E così si è ritrovato senza Thiago Silva nel momento decisivo di una stagione molto sfortunata, certo. Ma anche un po' sbagliata.
Forse il gol di Muntari cambiava la storia. O magari qualche infortunio in meno. Ma non si possono dimenticare tre momenti che finiranno per essere archiviati fra i rimpianti. Il primo, in ordine cronologico e non solo, è del 18 maggio 2011: finisce dopo 10 anni la sua storia milanista, ne inizia una nuova, in bianconero.
Galliani non può accontentarlo con 3 anni di contratto a certe cifre. Agnelli e Marotta sì. Sono gli unici a crederci davvero. E così vincono la scommessa decisiva. Un vero e proprio affare, come quello che aveva già concluso Galliani a gennaio, a questo tavolo: Tevez al Milan, Pato al Paris Saint-Germain e pure una decina di milioni pronti a finire in cassaforte. Un capolavoro, bloccato dalla telefonata che tutti ormai ricordano. "Pato non si muove", ordina Berlusconi. Il guaio è che Pato, poi, praticamente non si muoverà nemmeno in campo: si infortuna altre due volte, mentre Carlitos fa volare il City verso la Premier.
Chiamateli rimpianti, o semplicemente errori. Anche Allegri dopo il derby ha fatto il primo mea culpa Un errore che sicuramente ho fatto è quello di aver fatto giocare Thiago Silva a Torino. E così si è ritrovato senza Thiago Silva nel momento decisivo di una stagione molto sfortunata, certo. Ma anche un po' sbagliata.