La verità di Ljajic: "Nessun insulto alla famiglia di Rossi"

Calcio
Adem Ljiajic, 20 anni, ha parlato a Violachannel per spiegare la sua versione dei fatti che hanno portato all'esonero di Delio Rossi

L'attaccante, sospeso dalla Fiorentina, spiega la propria versione dell'episodio che è costato l'esonero all'allenatore: "Non ho mai offeso la sua famiglia, è stato Rossi ad insultarmi e minacciarmi. Sono orgoglioso di non aver reagito. E voglio restare"

"Prima di tutto devo chiedere scusa alla società, ai compagni e ai tifosi, a Delio Rossi non ho detto nulla di brutto". Così, in un'intervista a Violachannel, il sito ufficiale della Fiorentina, Adem Ljajic racconta la sua versione della zuffa con l'ex-tecnico viola, al 32' del primo tempo della partita con il Novara dello scorso 2 maggio.

Il ventenne attaccante serbo, sospeso dalla società viola, torna sulla vicenda costata il licenziamento al tecnico romagnolo. "Il mio gesto non è stato bello, ero arrabbiato perché la squadra perdeva, ma poi è successa una cosa brutta. Io ho detto al mister 'Sei un grande, bravo così', non mi aspettavo quanto poi accaduto. Lui mi ha detto parole brutte, tutti hanno visto, è stata una situazione difficile".

Ljajic ha smentito di aver insultato Rossi e la sua famiglia: "Le mie frasi in serbo? Lui mi ha detto 'stronzo, ti voglio ammazzare', allora io ho replicato in serbo dopo le botte, ma senza dire nulla di brutto". Durante l'intervallo, nello spogliatoio - rivela Ljiajic - il clima è rimasto incandescente: "Il mister ha buttato via la lavagnetta ed è venuto subito da me, mi ha detto delle cose e io a lui".

Una versione confermata anche in un'intervista apparsa sul Corriere della Sera. "Hanno messo in giro che abbia offeso la madre morta, che abbia parlato di un figlio handicappato invece non è vero. Chiedo a Sky di mostrare il filmato, leggete pure il mio labiale, sono pronto a qualsiasi prova tv. Se si vede che dico cose simili sono pronto a lasciare il calcio. E' solo dopo che Rossi ha cercato piu' volte di colpirmi che gli ho risposto in serbo e di sicuro non erano complimenti. Per fortuna lui non mi colpito in pieno e io non ho reagito all'attacco e di questo sono orgoglioso".

IL FUTURO: "VOGLIO RESTARE A FIRENZE" - Il caso è finito sui media di tutto il mondo. Spiega Ljajic ancora a Violachannel, "È stato difficile per me ma soprattutto per la mia famiglia: hanno visto tutti in Serbia, i miei nonni, babbo, mamma, i miei fratelli. Ora mi sono un po' calmato, i compagni mi sono stati vicino e questo è stato importante - ha detto il giocatore - mi dispiace essere stato sospeso dagli allenamenti, la società si è arrabbiata. Ma io non mai avuto problemi con gli allenatori, questo è il primo, ora però non vorrei più parlarne".

Ljajic vuole guardare avanti e tornare a giocare possibilmente con la Fiorentina con cui ha un contratto fino al 2014: "Il mio futuro è a Firenze, qui ho comprato anche casa, dopo le vacanze vengo per il ritiro poi vedremo cosa succederà".