Toro abituato alla vetta. La Samp invece a rincorrere

Calcio
Il Torino comanda la classifica di Serie B (Getty)
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B COME BARONE. Il Torino è rimasto lassù per quasi tutto il tempo. I blucerchiati, invece, hanno dovuto faticare per "rientrare", accumulando un ritardo di dodici punti dai granata e di dieci dal Pescara

di Daniele Barone

Adesso che la serie A è ridiventata vicina vicina per il Torino, pure la Sampdoria prova a mettersi in scia, riacchiappando in extremis quel pronostico d'estate che metteva la squadra di Ventura e quella, allora, di Atzori in primissima fila. Lo diceva la loro qualità, lo reclamava la storia, lo gridava la passione della loro gente.

Le strade sono state diverse: il Toro è rimasto lassù per quasi tutto il tempo, la continuità e la solidità sono state il suo carburante. La Samp, dopo troppi errori, ha dovuto faticare da matti per "rientrare", accumulando un ritardo che oggi è di dodici punti dai granata e di dieci dal Pescara, dovrà passare dai play-off (che, con quattro punti di vantaggio sul Padova, non sono ancora sicuri) ma se oggi chiedete in giro quale squadra è la grande favorita degli spareggi-promozione, in coro vi risponderanno che è proprio la Samp.

Quando arrivò sulla panchina blucerchiata, Iachini chiese un paio di mesi di tempo per poter vedere ciò che lui aveva in mente. Ci è voluto un pò di più ed un mercato che ha completamente ribaltato lo spogliatoio ma, alla fine, l'allenatore ascolano ha mantenuto la promessa: ha trovato l'anima della sua squadra. La Samp, nel girone di ritorno, si è accesa finalmente: 41 punti, nessuno ha saputo fare meglio. La difesa diventata di ferro (alla pari di quella del Torino è la meno battuta del campionato), Munari e Renan hanno dato fosforo a centrocampo, lì dove governa la giovane autorità di Obiang, Pozzi si è messo a segnare come mai gli era riuscito in carriera e anche Pellè e poi soprattutto Eder hanno una buona mano. Le quattro vittorie consecutive ed un pareggio nelle ultime cinque partite dicono che la Samp è pronta. Matura. Forte. Adesso sì, assolutamente.

Domenica venticinquemila persone riempiranno Marassi, arriva il Pescara. Partitona. Lo spettacolo di Zeman (con una vittoria sarà in A ma, dipenderà dai risultati di Sassuolo e Verona, potrebbe bastare anche un pareggio), la voglia della Sampdoria. Chi segna tanto e chi ne prende pochi, la grande rivelazione e la grande delusa che ha però ancora un'occasione. Lontana è la retrocessione, lontanissime sembrano le lacrime di Palombo sotto la gradinata, il mondo della B è diventato un pò meno cattivo. Ora c'è un filo da riannodare.