Coppa Italia, accordo Lega-Campidoglio sui costi dei bus

Calcio
La Coppa Italia contesa tra Juventus e Napoli
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Si è arrivati ad una soluzione in vista del match all'Olimpico tra Juve e Napoli. Il Campidoglio sosterrà le spese per trasporti e polizia locale, mentre la Lega devolverà l'1% dell'incasso dei biglietti ai centri anziani della Capitale

Raggiunto un accordo tra Roma Capitale e Lega Serie A per i costi legati alla finale di Coppa Italia di domenica sera tra Juventus e Napoli in programma allo stadio Olimpico. Il Campidoglio sosterrà le spese per trasporti e polizia locale, mentre la Lega devolverà l'1% dell'incasso derivato dalla vendita dei biglietti dell'incontro ai centri anziani della Capitale.
Inoltre, nello stesso accordo, Roma Capitale e la Lega si sono impegnate a mettere a punto un protocollo che regoli il pagamento dei servizi legati allo svolgimento di manifestazioni calcistiche nazionali. Il sindaco Alemanno, d'accordo con il presidente Delrio, ha inoltre proposto alla Lega Serie A di allargare tale iniziativa anche all'Anci al fine di estenderla anche ad altre Amministrazioni comunali. Il problema era emerso dopo la richiesta del Questore di Roma di avere le navette, a cui aveva fatto seguito la risposta della Lega. Ecco i dettagli:

- La richiesta del Questore di Roma - "O l'Atac fornisce le navette per i tifosi che andranno alla finale di Coppa Italia o non ci sono le condizioni per far disputare la partita". E' quanto aveva scritto in un fax il Questore di Roma al Viminale, al Prefetto di Roma, al Campidoglio e all'azienda capitolina in vista del match. Il fax si riferiva al servizio navette "per assicurare la gestione della sicurezza in occasione della gara Juventus-Napoli". Nel fax si precisava che "sentiti i rappresentanti di Forze di Polizia, Amministrazioni, Enti ed Aziende circa eventuali ipotesi alternative che possano consentire in condizioni di sicurezza, in assenza di navette, un afflusso e deflusso dei tifosi, non è stato possibile individuare soluzioni idonee". Dunque, concludeva il fax, "si prega di valutare l'opportunità di adottare un provvedimento interdittivo dello svolgimento dell'incontro di calcio per carenza di condizioni di sicurezza".

- La risposta della Lega - "Come ente organizzatore dell'evento, secondo le norme la Lega di serie A ha garantito la sicurezza dall'interno dello stadio fino alla prima area di prefiltraggio. Quello che succede fuori compete ad altri". Questa la risposta del dg della Lega Marco Brunelli a proposito della richiesta della Questura di Roma. "Noi abbiamo aderito scrupolosamente alle direttive ricevute - aggiunge Brunelli - La Lega deve occuparsi dell'apertura, della chiusura e della pulizia dello stadio, e come ci è stato richiesto dalla Questura negli ultimi giorni abbiamo aumentato il numero degli steward, oltre mille, andandoli a cercare in altre città perché quelli di Roma non bastavano - ha spiegato Brunelli -. Abbiamo anche aumentato il numero dei delegati responsabili degli steward per un lavoro più capillare, avanzato di un centinaio di metri la zona di prefiltraggio e rispettato le indicazioni per la messa in vendita dei biglietti e della gestione dei settori dello stadio che ha sollevato tante polemiche da parte dei tifosi".