Scommesse, parla Bertani: "Siena-Novara fu partita vera"
CalcioL'attaccante della Sampdoria dice: "Conte può stare tranquillo. E io mi sento condannato senza una prova". Il processo sportivo sul primo filone dell'inchiesta partirà il 31 maggio al Foro Italico. I deferimenti Figc riguardano 22 società e 61 persone
"Conte può stare tranquillo: Siena-Novara fu partita vera". Parola di Cristian Bertani, che ha parlato a Radio Sportiva della vicenda calcioscommesse che lo vede coinvolto. "In quella partita - ha detto Bertani - ci si giocava la posizione in griglia per i playoff e loro la promozione".
L'attaccante della Sampdoria si è detto estraneo a tutta la faccenda e risponde accusa per accusa. "Si parla di 33 partite, io sono chiamato in causa in due sole di queste e mi contestano l'associazione a delinquere: in una delle due non ero neanche convocato. La scheda telefonica datami da Gervasoni? E' la sua parola contro quattro miei compagni che negano. Io lotterò fino all'ultimo secondo per salvaguardare la mia famiglia e i miei figli.
Bertani, in prestito dal Novara, è molto critico anche sulla gestione del caso: "Sul mio conto non c'è una prova, a differenza di colleghi in cui ci sono intercettazioni compromettenti. La giustizia sportiva non può arrogarsi il diritto di decidere senza prova. Le accuse di un pentito sembrano la verità assoluta. Il mio interrogatorio è stato molto blando: loro avevano già deciso il mio destino".
VIA AL PROCESSO SPORTIVO - Inizierà alle 9.30 di giovedì 31 maggio presso l'ex Ostello della Gioventù al Foro Italico il processo sportivo sul primo filone del calcio scommesse. I deferimenti della Procura federale della Figc riguardano 22 società, 61 persone fisiche tra cui 52 calciatori in attività al momento delle rispettive contestazioni, 2 calciatori non in attività al momento delle rispettive contestazioni, 4 dirigenti o collaboratori di società, 3 iscritti all'Albo dei tecnici, di cui 2 in attività al momento delle rispettive contestazioni. La seconda udienza si terrà venerdì 1° giugno. Per il prosieguo del processo, la Disciplinare deciderà dopo le prime due udienze.
L'attaccante della Sampdoria si è detto estraneo a tutta la faccenda e risponde accusa per accusa. "Si parla di 33 partite, io sono chiamato in causa in due sole di queste e mi contestano l'associazione a delinquere: in una delle due non ero neanche convocato. La scheda telefonica datami da Gervasoni? E' la sua parola contro quattro miei compagni che negano. Io lotterò fino all'ultimo secondo per salvaguardare la mia famiglia e i miei figli.
Bertani, in prestito dal Novara, è molto critico anche sulla gestione del caso: "Sul mio conto non c'è una prova, a differenza di colleghi in cui ci sono intercettazioni compromettenti. La giustizia sportiva non può arrogarsi il diritto di decidere senza prova. Le accuse di un pentito sembrano la verità assoluta. Il mio interrogatorio è stato molto blando: loro avevano già deciso il mio destino".
VIA AL PROCESSO SPORTIVO - Inizierà alle 9.30 di giovedì 31 maggio presso l'ex Ostello della Gioventù al Foro Italico il processo sportivo sul primo filone del calcio scommesse. I deferimenti della Procura federale della Figc riguardano 22 società, 61 persone fisiche tra cui 52 calciatori in attività al momento delle rispettive contestazioni, 2 calciatori non in attività al momento delle rispettive contestazioni, 4 dirigenti o collaboratori di società, 3 iscritti all'Albo dei tecnici, di cui 2 in attività al momento delle rispettive contestazioni. La seconda udienza si terrà venerdì 1° giugno. Per il prosieguo del processo, la Disciplinare deciderà dopo le prime due udienze.