Cremona, via agli interrogatori: il gip attende Mauri

Calcio
Una delle immagini che ritraggono Criscito con i boss della malavita

Prime deposizioni a Cremona dopo la giornata choc degli arresti. Secondo un'informativa della polizia il presidente del Siena Mezzaroma avrebbe chiesto ai suoi di perdere. Gatti scarcerato, da Acerbis sostanziali ammissioni

Dopo i primi interrogatori da parte del gip di Cremona, Guido Salvini, comincia ad arrivare qualche ammissione da parte degli arrestati nell'ambito del nuovo filone di indagine sul calcioscommesse. Ad ammettere gran parte di quanto scritto nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dallo stesso Salvini sarebbero stati Paolo Domenico Acerbis, portiere del Vicenza, e Vittorio Gatti, per il quale il gip ha disposto la scarcerazione ritenendolo, a quanto sostengono gli investigatori, più uno sprovveduto, capitato quasi per caso nel giro delle scommesse clandestine.

Da Acerbis sostanziali ammissioni - Ha sostanzialmente ammesso le sue responsabilità in tutti gli episodi a lui contestati Paolo Acerbis, portiere del Vicenza arrestato nell'ambito dell'inchiesta cremonese sul calcioscommesse. Il portiere è accusato di aver manipolato o cercato di manipolare numerose partite giocate quando militava nel Grosseto. I suoi avvocati hanno presentato istanza di scarcerazione.

Gatti scarcerato - Dopo un interrogatorio durato poco meno di due ore, il gip Guido Salvini ha disposto la scarcerazione di Vittorio Gatti. "Verrà rilasciato stasera (29 maggio, ndr) - ha detto il legale Chiara Fredi -. Il gip ha valutato la sua posizione e sarà rimesso in libertà. Adesso è stato riaccompagnato in carcere, gli verrà notificato il provvedimento e verra' poi a prenderlo suo figlio". Per Gatti resta l'obbligo di firma una volta alla settimana.

Mauri interrogato mercoledì alle 16 -
Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, sarà interrogato dal gip di Cremona Guido Salvini, nella giornata di mercoledì, alle 16. Lo ha annunciato il suo legale Matteo Melandri, dopo avere incontrato lo stesso gip "che ha acconsentito, come da nostra richiesta, di anticipare l'interrogatorio - ha detto lasciando la procura - prima di quanto avesse previsto. Avevamo chiesto di essere sentiti dal gip subito dopo il fermo di Mauri - ha proseguito Melandri - vale a dire 'al buio' senza neppure avere letto l'ordinanza di custodia cautelare". Per quanto riguarda il giocatore, che l'avvocato sta andando a visitare in carcere in questo momento, "è molto sereno e si sta leggendo l'ordinanza. Ha visto la conferenza stampa di ieri del  procuratore capo Di Martino in televisione - ha detto Melandri - e non ha avuto alcuna reazione particolare. Per quanto riguarda la nostra  linea difensiva, la decideremo solo dopo l'interrogatorio di domani".

Interrogato Tisci -
E' durato circa un'ora l'interrogatorio di Ivan Tisci davanti al gip Guido Salvini. L'avvocato dell'ex giocatore, Gaetano Mari, si è detto soddisfatto di come è andato l'incontro con il gip. Il suo assistito si è detto estraneo all'associazione. A quanto dice non avrebbero parlato dei rapporti tra Tisci e Vieri e solo sommariamente dei contatti con gli 'zingari'. Durante l'interrogatorio l'avvocato ha chiesto la revoca della misura cautelare.

La richiesta di Mezzaroma -
Il presidente del Siena Massimo Mezzaroma avrebbe chiesto ai suoi giocatori di perdere una partita perchè‚ voleva scommettere sulla sconfitta della sua squadra. La circostanza emerge da un'informativa della polizia agli atti dell'inchiesta di Cremona.A chiamare in causa Mezzaroma, gli ex giocatori della squadra Carobbio e Coppola.

Il punto secondo l'Ordinanza -
Ci sono gli ungheresi oltre agli slavi, questa volta, sono cinque, arrestati nel loro paese. Una banda, un'altra che rafforza la tesi dell'affare trans-nazionale. C'è l'ipotesi del riciclaggio di denaro attraverso le scommesse. Le pistole della malavita, nomi che riportano ad un noto clan della camorra. Questo e molto altro è contenuto nell'ordinanza con la quale il gip di Cremona Guido Salvini ha disposto 17 arresti, due obblighi di firma e 30 perquisizioni per altrettanti indagati, violando anche il tempio di Coverciano per rovistare tra le cose del nazionale Criscito.

E così quella che un anno fa era stata definita una sensazione dal procuratore capo Di Martino, ossia il coinvolgimento della serie A nelle scommesse, diventa realtà certificata dalla cattura del capitano della Lazio, Stefano Mauri. Avrebbe utilizzato spesso un telefono a nome di Samantha Romano  compagna del proprietario di un'agenzia di scommesse nei pressi di Formello. L'accusa è di aver partecipato alla manipolazione di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio.

Troppo amico di Alessandro Zamperini, intercettato ed avvistato in compagnia di quel gruppo di balcanici infiltrato nel mondo del calcio non solo italiano. Prima di Lecce-Lazio, per esempio, Zamperini avrebbe incontrato a Roma un elemento di spicco del clan camorrista Moccia. Gli investigatori li fotografarono: nell'ultimo anno hanno pedinato, ascoltato, vivisezionato le giornate di questi illustri indagati.

Una foto di Criscito con Sculli, un pregiudicato bosniaco e due ultras, un incontro per  raccogliere denaro da puntare su Lazio-Genoa. Il pm aveva richiesto l'arresto di Sculli, il giudice ha detto no. Ci sono il presidente del Siena Mezzaroma e Antonio Conte tra gli avvisi di garanzia, dubbi su dirigenti di Lazio, Genoa e Lecce. Gli uomini dello Sco hanno sequestrato telefoni e computer, nei prossimi giorni sapremo se i sospetti saranno suffragati dai fatti.

Rispunta una telefonata tra Tisci (uno degli arrestati) e Bellavista che parlano di Inter-Lecce  e di una scommessa che gli interisti avrebbero perso: avevano puntato sull'over, la partita finì solo 1-0. Tutto andrà verificato, anche scenari come questo che appaiono meno verosimili. Gli interrogatori fissati a Cremona aiuteranno a capire. Da Milanetto a Bertani, da Tisci ad Acerbis, tutti in carcere con la stessa accusa di un anno fa: associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Un incubo per tutti.